04 giugno 2018

PASOLINI COMUNISTA

Pasolini interviene a un comizio del PCI a Roma nei primi anni 70

Il Partito comunista italiano è un Paese pulito in un Paese sporco, un Paese onesto in un Paese disonesto, un Paese intelligente in un Paese idiota, un Paese colto in un Paese ignorante, un Paese umanistico in un Paese consumistico. In questi ultimi anni tra il Partito comunista italiano, inteso in senso autenticamente unitario - in un compatto "insieme" di dirigenti, base e votanti - e il resto dell'Italia, si è aperto un baratto: per cui il Partito comunista italiano è divenuto appunto un "Paese separato", un'isola. 

P. P. Pasolini, dall'articolo "Io so" pubblicato dal Corriere della Sera il 14 novembre 1974 e, dopo l'infame assassinio politico, compreso nei suoi Scritti Corsari.

PS:  Se penso che nella foto di sopra, accanto a Pasolini che parla a favore del PCI, c'è il giovane W.Veltroni (l'americano che - insieme ad Occhetto e a D'Alema - ha distrutto il PCI!) mi vengono brividi di rabbia!





Alla bandiera rossa

Per chi conosce solo il tuo colore,
bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui
esista:
chi era coperto di croste è coperto di
piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese
africano,
l'analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore,
bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi
sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e
operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti
sventoli.

Pier Paolo Pasolini
 

Nessun commento:

Posta un commento