Leonardo Sciascia è più attuale che mai. Vanno riletti attentamente tutti i suoi libri. Ma, tra i tanti, quello che non mi stanco mai di rileggere è Le parrocchie di Regalpetra. In questo suo primo libro dedicato al suo paese, Racalmuto, c'è già tutto. Osservando criticamente il suo microcosmo Nanà è riuscito a comprendere il mondo intero.
Stamattina voglio riproporre di quel libro quattro righe dedicate ad un "Onorevole" del suo tempo. Gli onorevoli pensavano ai cazzi loro (scusate l'espressione volgare: ma quando ci vuole, ci vuole, come ci ha insegnato Dante!) già nel 1956! Figuriamoci oggi!
"...una
volta al circolo dei minatori venne un deputato nazionale, ascoltò i
salinari, raccontavano la miseria e l'onorevole chiudeva gli occhi come
in preda di una indicibile sofferenza, infine diede un calcio al tavolo
dicendo che perdio, bisognava far
qualcosa; dal tavolo cadde una lampada e andò in mille pezzi,
l'onorevole promise grandi cose, ai minatori toccò comprare una lampada
nuova..."
- Le Parrocchie di Regalpetra, 1956.
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