03 dicembre 2013

UN'ALTRA VITA PER T. ROZYCKI E M. CHAGALL















 Devo a Titti De Luca la scoperta del poeta Tomasz Rozycki che, nei splendidi versi che seguono, offre una chiave per entrare nel mondo di Chagall:


Più tardi, in un'altra vita (Tomasz Różycki)

(a Chagall)

 

Non sono mai riuscito a morire. L'immortalità
è il pesce volante dei miei sogni. L'ho immerso nelle tempere,
impastato con oli, cromo e cinabro,
l'ho visto fluire sulle case e sui prati.

Non c'erano confini, su ali angeliche
arrivava sempre la stessa melodia di violino, ballavano
gatti dal volto umano e uomini dalla testa caprina.
Eravamo ogni cosa, tutte le creature;

su quelle ali siamo usciti dai pogrom, il cielo
si capovolgeva su Vitebsk e su Parigi e le nuvole
cadevano, dai crematori ci libravamo in una scia di fuliggine,
tu portavi un abito da sposa col velo e vivevamo per sempre,

nati così tanti anni fa, che ricordo i primi
colori e quel pesce che dalla finestra s'involava. Non è vero
che non pensavo alla morte, è che lei si rivelò
un sogno, un'altra vita. Chiedevo
a tutti, dappertutto, dove fosse il limite e non
ci fermavamo in nessun posto. Il tempo non conosce confini,
il tempo non esiste. È un pesce volante e da qualche parte
al di sopra ci siamo noi, il nostro amore, il nostro nascere eterno.

Tomasz Różycki


(Traduzione di Leonardo Masi e Alessandro Ajres)

da "Antimondo", Edizioni della Meridiana, 2010

1 commento:

  1. Il poeta ha ragione di affermare : " Il tempo non conosce confini,
    il tempo non esiste. È un pesce volante e da qualche parte
    al di sopra ci siamo noi, il nostro amore, il nostro nascere eterno."

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