03 marzo 2014

MUOS TUO VITA MEA

MUOS TUO VITA MEA

30fcb890c78a8cf59b32a15fcb5aae2f-u10202838711410mwg-u10202841665361baf-239x186lastampa-nazionale-k8gd-u10202841665361baf-568x320lastampait1

Un paio d’anni e il MUOS sarà attivo. Il MUOS è un sistema di comunicazione satellitare che utilizzando quattro stazioni terrestri [1] e cinque satelliti copre l’intero globo terrestre. Sì, è un sistema di comunicazione. Un enorme e sofisticato centralino che consentirà alle truppe americane sparse in tutto il mondo di comunicare con il comando centrale del Pentagono in modo ultra sicuro. Una vera e propria arma da guerra.
La base di Niscemi copre un’area che va dall’Oceano Atlantico agli Oceani Indiani. “Le enormi antenne del MUOS servono per ricevere e inviare verso il cielo un’ enorme mole di dati, in una sorta di ping pong di onde elettromagnetiche che salgono e scendono sulle nostre teste.” [2] Una continua tempesta di onde elettromagnetiche senza soluzione di continuità finirà per abbattersi sulla comunità locale.
Le proteste sembra abbiano rallentato la realizzazione dell’obiettivo di circa sei mesi nel 2013. Gli Usa però hanno una fretta del diavolo, le tecnologie invecchiano presto e il sistema doveva essere pronto già da qualche anno. Obama lo vuole, lo vuole l’America, cosa volete che conti la comunità locale?
Niscemi e la Sicilia vengono trattati come gli indiani d’America, comunità da polverizzare, ridurre al silenzio di fronte all’avanzare di nuovi scenari di guerra che si profilano in varie parti del pianeta. Obama è il responsabile di questa nuova ondata bellica scatenata nel mondo: Libia, Siria ed ora Ucraina. Realtà che si vanno a sommare a quelle oramai marcescenti in Afghanistan e in Iraq, per non parlare della Palestina, nonché agli innumerevoli focolai perennemente attivi in Asia ed in Africa.
Niscemi è un fronte secondario, estrema periferia, sud del sud del mondo occidentale. Nessuno che si erga in sua difesa. Nessuno tra coloro che dovrebbero rappresentare quella comunità, in sede regionale e nazionale, ad eccezione del M5S (e questo va detto), che  abbia preso quella bandiera per piantarla al centro, non dico dell’ONU, ma del Parlamento siciliano.

Rosso Malpelo, 3 marzo 2014

[1] Chesapeake in Virginia, Wahiawa alle Hawaii, Geraldton, nell’ovest dell’Australia, e Niscemi in provincia di Caltanissetta). I primi tre siti sono già operativi, quello siciliano è in fase di completamento. [2] Report MUOS di Niscemi. Fonte : http://nomuos.org/documents/report_NOMUO…

Nessun commento:

Posta un commento