05 ottobre 2014

LA CASTA SICULA NON E' NATA OGGI!




      Leonardo Sciascia aveva capito tutto fin dai primi anni dell'avvento della Regione la fine che avrebbe fatto l' Autonomia Siciliana:

"il fallimento dell’autonomia regionale si può senz’altro attribuire al fatto che è stata intesa e maneggiata come un privilegio, una franchigia che lo Stato italiano, sotto la pressione del movimento separatista, concedeva alla classe borghese-mafiosa."

         Ma Sciascia, voce clamante nel deserto, rimase solo e inascoltato. I privilegi dei 90 Consiglieri Regionali e degli innumerevoli dipendenti regionali non sono nati oggi!
        Mi sembra pertanto ipocrita la meraviglia di quanti sembrano aver scoperto solo oggi che l'usciere dell'ARS guadagni più di un chirurgo! 


LA CASTA SICULA
di Elio Camilleri

Non si tratta di una donna siciliana che ha deciso di essere pura, pudica e vereconda, ma di un gruppo di persone che hanno vissuto e che pretendono di continuare a vivere nel godimento di privilegi e benefit assolutamente ingiustificati.
Il segretario generale Giuseppe Tomasello riuscì ad evitare riduzioni di stipendio (570 mila euro l’anno) andandosene in pensione a 57 anni con una liquidazione di un milione e mezzo di euro.
Il suo successore, Sebastiano Di Bella, non riusciva a pensare e ad accettare una ormai inevitabile riduzione dello stipendio e anche lui, ad appena 61 anni e dopo 10 mesi di servizio, preferì intascare una liquidazione e una pensione d’oro.
I decreti Monti sulla spending review sono stati duramente contestati dai parlamentari e dai dipendenti dell’Assemblea Regionale, ma alla fine, i parlamentari hanno visto ridurre di circa 1/3 i loro emolumenti mensili lordi (da 16 mila euro a 11 mila euro).
Anche i funzionari e gli impiegati hanno subìto riduzioni, ma … udite, udite continueranno a percepire stipendi superiori a quelli dei loro colleghi romani di Palazzo Madama.

Da:  http://eliocamilleri.wordpress.com/2014/10/04/la-casta-sicula-2/



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