02 marzo 2024

LA GENIALE OPERA DEL SOLITARIO LUCIO PICCOLO

 


Lucio Piccolo (Palermo, 1901 - Capo d'Orlando, 1969), appartato scrittore che compose mirabili versi, la cui opera era un oggetto di culto per la comunità letteraria dell'epoca.
Personaggio eccentrico e raffinatissimo, nato in una famiglia aristocratica, cugino dell'autore de 'Il Gattopardo', Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il poliglotta barone siciliano trascorse una vita di isolamento nella sua villa di Capo d'Orlando, in cui aveva creato un cimitero per animali, coltivava la passione per l'esoterismo e riceveva letterati ed uomini di cultura, oltre ad intrattenere una fitta corrispondenza epistolare col poeta e Nobel inglese William Butler Yeats.
Tra i suoi ammiratori c'era anche Eugenio Montale, che lo presentò al pubblico nel 1954 in una importante manifestazione culturale: "Mi trovavo -raccontava il Nobel genovese in un'intervista- davanti al barone Lucio Piccolo di Calanovella, scrittore finora inedito, sì, ma anche musicista completo, studioso di filosofia, grecista, agguerrito conoscitore di tutta la poesia europea vecchia e nuova. Mi trovavo, insomma, di fronte a un clerc così dotto e consapevole che veramente l'idea di dovergli essere padrino mi metteva in un insormontabile imbarazzo. Lucio Piccolo ha letto tous les livres nella solitudine delle sue terre di Capo d'Orlando ma non segue nessuna scuola. Uomo sempre in fuga, per certi versi affine a Carlo Emilio Gadda, un uomo che la crisi del nostro tempo ha buttato fuori dal tempo."
🔴IL RAGGIO VERDE
Da torri e balconi protesi
incontro alle brezze vedemmo
l’ultimo sguardo del sole
farsi cristallo marino
d’abissi… poi venne la notte
sfiorarono immense ali
di farfalle: senso dell’ombra.
Ma il raggio che sembrò perduto
nel turbinio della terra
accese di verde il profondo
di noi dove canta perenne
una favole, fu voce
che sentimmo nei giorni, fiorì
di selve tremanti il mattino.

LUCIO PICCOLO

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