A cosa somiglia il nuovo
regime?
12 Giugno 2024
Dal 1948 l’astensione
aumenta costantemente. Il
“partito” dell’astensione cresce più di tutti gli altri. Una parte del paese
non considera rilevante perdere mezz’ora ogni due/tre anni per mettere un segno
su un simbolo. Non ha fiducia nella democrazia, non crede nella partecipazione.
Evidentemente ha la stessa sfiducia nelle lotte sul posto di lavoro, nella
scuola che frequentano i figli, nella sanità pubblica…
Se le donne e gli uomini smettono di credere alla democrazia e
alla partecipazione si mettono nelle mani dell’uomo forte o della donna forte
che decide per tutti. Non
è proprio questo che un pezzo importante della classe al potere sta
incentivando?
Chiara Giannini, la biografa
di Matteo Salvini usa anche una frase di repertorio: “E allora le foibe?”.
Magari si potesse parlare anche di questo argomento. Centinaia di migliaia di
morti nei Balcani per l’invasione italiana! E a distanza di ottant’anni la
destra cresciuta nel MSI, i fascisti in democrazia, invece di ricordare i
crimini degli italiani celebra quattromila morti nostrani nell’ambiguo “Giorno
del Ricordo”. Così i carnefici si raccontano vittime.
E anche questa è una tessera
che compone il mosaico di un nuovo
regime. Che somiglia tanto al vecchio.
Nessun commento:
Posta un commento