Per me, Giacomino (come lo chiamavo), è stato un amico e un fratello maggiore. Ho collaborato alla sua rivista CNTN fino alla fine. E ci siamo voluti sempre bene. (fv)
*****
Di seguito trascrivo il pezzo pubblicato oggi dal quotidiano AVVENIRE:
Palermo. Addio a padre Ribaudo, decano dei preti antimafia
AVVENIRE Redazione Interni sabato 12 ottobre 2024
All'età di
80 anni, dopo una malattia, si è spento a Palermo padre Giacomo
Ribaudo. Era conosciuto come il decano dei "preti antimafia". Ma
lui per primo non amava questa etichetta, attribuitagli per la sua attività sul
territorio, nei quartieri a rischio del capoluogo siciliano. Nato a
Marineo, vicino a Palermo, l'8 giugno del 1944, fu ordinato sacerdote il 17
dicembre 1966, a soli 22 anni. Il suo è stato un lungo servizio al fianco degli
ultimi, spesi battendosi sempre per il rispetto della legalità in contesti
difficili.
In un'intervista, tempo fa, raccontò che alcuni mafiosi gli avrebbero riferito
nel 1993 la volontà di Bernardo Provenzano di dissociarsi, cosa che però non
avvenne. Dichiarò anche di essere stato avvicinato da altri boss, che gli
chiesero di fare da "mediatore" con la procura: si sarebbero
consegnati in cambio di uno sconto di pena. I magistrati però non raccolsero
l'offerta, e l'iniziativa di padre Ribaudo non fu né capita né apprezzata. Una
reazione che gli provocò profonda amarezza. "Da allora sono stato
tagliato fuori - disse -, non vengo più interprellato dai giornali, non
sono più cercato dai familiari delle vittime".
Eppure il
parroco della Magione, di Maria Santissima del Carmelo ai Decollati, nel
quartiere della Guadagna, e di San Giuseppe di Villabate, nel '93 aveva chiesto
ai mafiosi di convertirsi. "Il nostro ruolo è culturale e sociale, mentre
i compiti di repressione spettano allo Stato - diceva - Noi dobbiamo annunciare
il Vangelo e difendere i deboli, promuovere la giustizia e la solidarietà,
contro ogni forma di prepotenza e di prevaricazione. Di fronte al fenomeno
mafioso, i parroci non devono esitare a denunciare con forza anche le
connivenze politiche e istituzionali".
©AVVENIRE
Nessun commento:
Posta un commento