10 novembre 2013

IL. VUOTO DA LENNON AI NOSTRI GIORNI 1 e 2








Pur non avendo mai provato alcuna simpatia per vescovi ed arcivescovi mi ritrovo a leggere con piacere ogni domenica i brevi corsivi che il Cardinale Ravasi pubblica sull'inserto culturale de IL SOLE 24 ORE. Ai miei occhi appaiono sempre più laici rispetto alle prediche domenicali di E. Scalfari!
Ecco quello di stamattina:

"La vita si svolge sotto i nostri occhi, ma spesso siamo occupati (...) a guardare altrove, nel vuoto"

E' una voce insolita a intervenire nel nostro spazio meditativo: a parlare e' John Lennon. Il cantante e chitarrista dei Beatles, morto tragicamente a New York nel 1980. Egli coglie in modo essenziale e incisivo un'esperienza spesso comune tra i giovani (ma non solo). Si lascia scorrere invano tra le mani il filo della vita e fluire la sabbia della clessidra del tempo. Non c'è una meta da fissare e verso cui tendere, lo sguardo e' perso nel vuoto della superficialità e dell'inerzia. È curioso ma suggestivo: nella Bibbia l'anti-Dio, cioè, l'idolo, e' chiamato spesso "show" che significa appunto vuoto, vanità, in pratica il NULLA. Quanti idoli moderni sono semplicemente un risucchio verso il niente!

Gianfranco Ravasi

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