"Praga magica" di Angelo Maria Ripellino è considerato un capolavoro della saggistica italiana per il modo in cui intreccia la storia culturale di Praga con il suo paesaggio urbano e mitico. Ripellino, studioso di slavistica e poeta, costruisce il libro come un viaggio labirintico attraverso le strade e i quartieri della città, concentrandosi in particolare sulla Praga di Rodolfo II e sull'alchimia del XVI secolo. Praga è descritta come un crocevia di culture, un luogo dove realtà e mito si fondono, unendo elementi di storia, letteratura, arte e tradizione esoterica. L'autore presenta la città non solo attraverso le sue glorie architettoniche e storiche, ma anche come una "città di miracoli", piena di contrasti e tensioni tra il sacro e il profano, tra il luminoso e il tenebroso.
Il libro è composto da brevi capitoli numerati che variano da descrizioni storiche e architettoniche a racconti leggendari e aneddoti personali. Ripellino utilizza una prosa lirica e barocca, ricca di riferimenti letterari, per trasmettere l'atmosfera unica di Praga. Questo stile permette all'autore di esplorare la città non solo come un luogo fisico ma anche come un ambiente mentale e simbolico. La Praga di Ripellino è una città di meraviglie, ma anche di oscurità, un luogo dove le ombre del passato convivono con le luci della modernità.
Ripellino dedica ampio spazio a personaggi iconici come Franz Kafka, simbolo del lato oscuro e inquietante della città, e Rodolfo II, mecenate degli alchimisti e degli artisti. Il libro descrive anche figure leggendarie come il Golem e l'Alchimista, che incarnano il fascino misterioso della città. Inoltre, esplora come le diverse influenze culturali — ceca, tedesca, ebraica e surrealista — abbiano contribuito a creare un'eterogenea "letteratura praghese", rendendo Praga una città unica nel suo genere. Ripellino cattura l'essenza di una città che è tanto un luogo geografico quanto un concetto culturale, una "metropoli boema" dove ogni pietra, vicolo e monumento racconta una storia di incontri e scontri culturali secolari.
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