06 giugno 2024

ATTUALITA' DELL' OPERA DI GEORGE GROSZ

 

George Grosz,”I pilastri della società” - 1926. Berlino, Neue Nationalgalerie.


Pittore e disegnatore versatile e di grande talento, Georg Grosz (1893-1959) fu tra i primi artisti tedeschi a mettere in guardia dai nazisti. Egli mai si stancò di denunciare la minaccia hitleriana, e molte delle sue opere finiranno assieme ad altri capolavori delle avanguardie nella nota mostra di “arte degenerata”.
In questo dipinto del 1926, il cui titolo si ispira all'omonima commedia di H. Ibsen, l'artista tedesco evidenzia tutta la sua vena satirica cogliendo, con un'analisi spietata, le figure che meglio rappresentano il potere nella società. In primo piano un avvocato militante di un'associazione corporativa filo-nazista: è senza orecchie e ha una cicatrice in volto a causa di un duello. Tra le mani ha un boccale di birra e una spada, e dalla sua testa esce un soldato a cavallo (militarismo nazista). A sinistra un giornalista che scrive ancora con una penna con la piuma ad indicare il suo conservatorismo; i suoi giornali sono sporchi di sangue e in testa ha un vaso da notte al posto del cappello. A destra un politico, il cui aspetto grasso e flaccido tradisce il suo egoismo, ha un cumulo di escrementi al posto del cervello. Sullo sfondo alcuni militari e un palazzo in fiamme, simbolo della violenza nazista, mentre un sacerdote, con naso e orecchie rosse da ubriacone, dà la sua benedizione con gli occhi chiusi, per non vedere ciò che succede.
Lo storico dell 'arte G. C. Argan dirà che George Grosz è stato il primo a scoprire nell'autoritarismo politico, nell'avidità di potere, nella corsa alla ricchezza, i sintomi della nevrosi, di una pericolosa e mortale follia.

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