25 febbraio 2025

MARINEO (PA), 2 SETTEMBRE 1991: LA DENUNCIA DEL SISTEMA DI POTERE CLIENTELARE-MAFIOSO

A COSA SERVE RICORDARE? "Ricordare, raccontare, testimoniare, vale la pena. Bisogna ricordare, se non altro per quelli che hanno pagato di persona." Il promemoria di Giuliana Saladino, scritto in Terra di rapina (1977), mi è tornato alla mente stamattina. La grande giornalista, colonna de L'ORA di Palermo, aveva preso spunto da una notizia si cronaca nera per scrivere un libro prezioso che aiuta a comprendere la storia della nostra isola meglio di tanti saggi e studi accademici. Ma non è del libro della Saladino che voglio parlare oggi, quanto piuttosto di un altro fatto, di cui sono stato protagonista e testimone, realmente accaduto a Marineo più di 30 anni fa. Riassumo per sommi capi i fatti ricordando che il Sindaco democristiano e limiano del tempo, CIRO SPATARO, sollecitato dal Prefetto di Palermo, aveva invitato tutti i Consiglieri Comunali a partecipare alla fiaccolata che si sarebbe svolta la sera a Palermo per ricordare l'assassinio del Generale Dalla Chiesa. Lo scrivente allora era un Consigliere Comunale del PCI. Appena ricevuto l' invito, sorprendendo tutti (anche i suoi compagni di Partito!!!), rispose al Sindaco con la lettera riprodotta sopra integralmente. Di seguito riprendo alcuni passi di essa: "Per liberare la nostra terra dalla mafia e dal clientelismo, che è uno dei suoi terreni di coltura, è necessario che tutti i cittadini siano messi nelle condizioni di operare quotidianamente nel pieno rispetto delle leggi e del diritto. Senza questa basilare condizione, cortei e parole rischiano di apparire riti inconcludenti, utili solo a gettare fumo negli occhi della gente. I rappresentanti delle Istituzioni, a tutti i livelli, devono essere i primi ad osservare le leggi che regolano ogni civile convivenza. Gli Amministratori Locali, in specie, sono tenuti ad assicurare in ogni loro atto efficienza, imparzialità e trasparenza, se vogliono apparire credibili. Le Sue parole, Signor Sindaco, non sono più credibili, perché da tempo sono contraddette dal Suo quotidiano operare nella gestione della res pubblica. La mafia che esiste in Sicilia, come scriveva tanti anni fa un alto Magistrato, non è pericolosa, non è invincibile per sè, ma perché è strumento del governo locale. La cosa più triste e scoraggiante che ci tocca costatare oggi è che, dopo più di cent'anni, risultano ancora terribilmente attuali le parole di Napoleone Colajanni: "Si può restituire nei cittadini colla iniquità sistematica, colla illegalità fatta regola, la fede nella giustizia e nella legge? No, mille volte no; perciò la mafia del Governo ha rigenerato la mafia dei cittadini". Questa lettera il Consigliere Virga la inviò per Racc. ta anche al Prefettto di Palermo e al Ministro degli Interni a Roma. Dopo un mese il Sindaco Spataro venne destituito. Lascio ai curiosi il compito di andare a cercare il testo originale di questo documento presso l'Archivio della Prefettura di Palermo, dal momento che la copia della lettera inviata al Sindaco di Marineo ( Prot. n. 10862 del 2 settembre 1991) risulta scomparsa dall'Archivio Comunale. (fv)

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