28 gennaio 2025

ANGELO MARIA REPELLINO: UN POETA D' ALTRI TEMPI

Porto in me un paesaggio ferroviario con luce minerale di limone, con arance accecanti e lunghi fili di canutiglia e bracci di binario. Dentro la mia notte infuria un treno, un hidalgo spocchioso, uno spaccone. Va da Lercara Friddi a Magazzolo con gelatine di rosse poltrone, buffe chiome di fumo e di fenòlo, lanternacce bistrate di carbone. Un Fracassa, un cocciuto capitano, una stufa che sfiata fiamme e ruggine, perfido uccello dagli occhi di zafferano, disperato arcangelo che fugge. Angelo Maria Ripellino, “Lo splendido violino verde”, Einaudi, 1976.

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