25 gennaio 2025

NAZIFASCISMO e COMUNISMO

 






La pericolosa risoluzione che equipara il nazifascismo al comunismo, votata l'altro ieri al Parlamento Europeo, è ributtante e spaventosa.

Ma non posso dire che mi stupisca chissà quanto: quest'ondata di revanscismo storico è nell'aria da più che un bel po'.

Decenni a riscrivere la storia, nei manuali scolastici, nelle trasmissioni TV, nei film (Benigni vi dice nulla?), nelle dichiarazioni trasversali e sempre più al limite di vari esponenti politici, tutto senza particolari levate di scudi: insomma, mi pare che il terreno fosse, con tutta evidenza, piuttosto fertile, perché potesse attecchire una risoluzione del genere.

Avrei voluto scrivere molte cose – su come, tanto per cominciare, il fascismo sia nato con Mussolini e il nazismo con Hitler, mentre il comunismo, no, non è nato con Stalin, per esempio (e molti comunisti si opposero allo stalinismo, pagando anche con la vita), e su quanto sia intellettualmente disonesto e storicamente risibile, quindi, identificare l'ideologia comunista con il regime stalinista –, ma non ne scriverò, invece, nessuna, limitandomi a riportare le parole di qualcuno che, già parecchio tempo fa, ne sapeva giusto due righe più di me.

«Collocare sul medesimo piano il comunismo e il nazifascismo in quanto entrambi sarebbero totalitari, nel migliore dei casi è superficialità, nel peggiore è fascismo. Chi insiste su questa equiparazione non può ritenersi un democratico. In verità e nel fondo del cuore è in realtà già un fascista, e di certo solo in modo apparente e insincero combatterà il fascismo, mentre riserverà tutto il suo odio al comunismo».

[Thomas Mann, 1945]

Condivido persino le virgole di questo bel pezzo di Francesca Pili.

Francesco Virga


1 commento:

  1. Gianfranco Perriera:
    Purtroppo l'epoca non ha più alcuna vergogna della pochezza di quanto afferma e suppone di pensare. Anche a non aver letto un solo rigo, basterebbe guardarsi intorno: se il capitalismo ha varie volte appoggiato o persino sostenuto il fascismo e mai lo ha fatto con il comunismo, qualche differenza deve pur esserci.
    Identiche sono semmai le dittature, qualunque aggettivo le si abbini.
    I tempi sono davvero cupi. Le semplificazioni incuranti della loro incoerenza logica sono il segno del dilagare dell'autoritarismo

    RispondiElimina