17 gennaio 2025

SUL CINEMA DI DAVID LINCH

 







David Lynch è una di quelle figure che trascendono il confine tra cinema e sogno, un alchimista visivo capace di trasmutare l’ordinario in straordinario e l’inspiegabile in familiare. La sua arte è una porta aperta su mondi paralleli, dove il surreale abita accanto al quotidiano e l’oscurità è illuminata da una luce straniante e ipnotica.

Nessun altro regista ha saputo scandagliare le pieghe della mente umana con la stessa audacia, immergendosi nei luoghi più nascosti dell’inconscio per estrarre immagini e suoni che sembrano provenire da un’altra dimensione. Da Eraserhead a Mulholland Drive, passando per l’iconica serie Twin Peaks, Lynch ci invita a confrontarci con i nostri desideri, le nostre paure e le nostre ossessioni, senza mai offrire risposte facili, ma sempre provocando domande profonde.

Le sue opere sono composizioni meticolose, dove il silenzio è assordante e i suoni – una finestra che cigola, un sussurro nella notte – diventano protagonisti tanto quanto i personaggi. Lynch ci insegna che il terrore non sta solo nel mostruoso, ma anche nell’insolito che si insinua nella normalità: la tazza di caffè che trabocca, un sorriso che si congela nel momento sbagliato, un telefono che squilla nel buio.

Eppure, c’è anche bellezza. Una bellezza spigolosa, che emerge dai contrasti: i colori vividi, il romanticismo di un ballo lento, la fragilità di un personaggio che guarda l’abisso e decide di danzare. Lynch è un poeta del paradosso, un maestro nel rendere il brutto sublime e il sublime perturbante.

Onorare David Lynch significa riconoscere il coraggio di un artista che non ha mai avuto paura di seguire la propria visione, per quanto oscura o incomprensibile potesse sembrare. È celebrare un creatore che ci ricorda che l’arte non deve essere sempre compresa, ma sentita, vissuta, temuta e amata.

Come direbbe lui stesso: “Life is strange.” Ma grazie a Lynch, questo strano, misterioso viaggio è infinitamente più affascinante. 

Şenay Boynudelik 

 

 







Nessun commento:

Posta un commento