17 gennaio 2025

UN RITRATTO ANCORA ATTUALE DEGLI ITALIANI

 


        Un Prezzolini caustico, feroce e disincantato scrisse nel 1921 queste riflessioni che si rivelano oggi di drammatica attualità. Cento aforismi che coprono lo spazio di tutti i vizi e le virtù italiane, l'indulgenza ironica di cui troppi si sono fatti portavoce. Dalla distinzione effettuata nel primo pensiero, "I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi", Prezzolini affronta, sempre in pochissime parole, i temi della giustizia, del governo, della famiglia, delle leggi, dell'ideale, del guadagno.

    Il giovane Gramsci ammirò tanto questo singolare autore ed editore, arrivando persino ad invitarlo a Torino nel 1920 a tenere una conferenza nella fabbrica FIAT occupata dagli operai. (fv)

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