05 gennaio 2015

D. Walcott, Uva di mare



Uva di mare
Quella vela che s'appoggia alla luce,
stanca di isole,
una goletta che bordeggia i Caraibi

verso casa, potrebbe essere Odisseo,
diretto a casa sull'Egeo;
quel paterno e coniugale

non veder l'ora, sotto nodosi aspri grappoli,
come l'adultero che sente il nome di Nausicaa
in ogni grido di gabbiano.

Questo non porta pace a nessuno. L'antica guerra
tra ossessione e responsabilità
mai finirà ed è stata la stessa

per chi erra sul mare o per chi è sbarcato
e ora traffica coi sandali per andarsene a casa,
da che Troia esalò la sua ultima fiamma,

e il masso del gigante cieco sollevò il flutto
dalla cui onda lunga i grandi esametri arrivano
alle conclusioni della risacca esausta.

I classici possono consolare. Ma non abbastanza.
( Derek Walcott, Isole, 1976, Adelphi 2009)

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