05 dicembre 2015

IL CODICE SICILIANO DI STEFANO D' ARRIGO


Stefano D' Arrigo è diventato famoso in tutto il mondo per un libro che tanti citano ma pochi hanno letto davvero: HORCYNUS ORCA. Un libro che, secondo Steiner, insieme al GIORNO DEL GIUDIZIO  di Satta, rappresenta quanto di meglio prodotto dalla letteratura italiana nel 900.
Ma noi oggi vogliamo brevemente soffermarci a parlare di un altro suo piccolo libro, meno noto. Si tratta di un prezioso libretto di poesie che lo scrittore messinese pubblicò nel 1957, nella collana prestigiosa di V. Scheiwiller, e nel 1978, in seconda edizione, nella collana "Lo specchio" della Mondadori. In queste poesie si trova in nuce lo stesso spirito che guiderà D'Arrigo a scrivere il suo interminabile capolavoro. Ne riproponiamo, di seguito, alcuni versi:

Da PREGRECA

Gli altri migravano: per mari
celesti, supini, su navi solari
migravano nella eternità.
I siciliani emigravano invece.
Alle marine, nel fragore illune
delle onde, per nuvole e dune
a spirale di pallide ceneri
di vulcani, alla radice del sale,
discesi dall'alto al basso
mondo, figurati sul piede
dell'imbarco come per simbolo
della meridionale specie,
spatriavano, il passo di pece
avanzato a più nere sponde,
al tenebroso, oceanico
oltremare, al loro antico
avverso futuro di vivi.

                      .......

cacciati di qua, dai ruggenti
enigmi, gli innocenti,
Coi perduti averi, le vite,
le labbra per sempre cucite,
Emigravano nell'aldilà.

S'imbarcavano per quelle rive
in classe unica, ammucchiati
o clandestini nelle stive
di necropoli come navi olearie.
All'impiedi nelle giare, rannicchiati
sui talloni, masticando qualcosa
nella notte, forse tossico
(quali pensieri? quali memorie?)
nella tenace, paziente posa
dal  cafone resa famosa

[...]

STEFANO D' ARRIGO


1 commento:

  1. Nei versi di Stefano D'Arrigo, oltre a tutto il resto, si trova una indiretta conferma del fatto che - come già mostrato da Germi nel suo film IL CAMMINO DELLA SPERANZA - l' emigrazione siciliana degli anni 50 e 60 fu, in gran parte, una emigrazione clandestina! Anche per questo fa rabbia assistere oggi all'ignoranza o alla malafede di quanti si scandalizzano di fronte ai clandestini che sbarcano ogni giorno nelle nostre coste...

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