Un gran bel film da vedere al Cinema.
#ACompleteUnknown è uno dei pochi #biopic musicali capace di convincermi al 100%. Pur mantenendo una struttura lineare, il film riesce a restituire il senso di disorientamento e continua reinvenzione che hanno definito la carriera di #BobDylan.
Alcuni dettagli della sua vita mi erano sconosciuti, e scoprirli in questo contesto ha reso la visione avvincente.
Il cast è un perfetto ingranaggio di questa narrazione. #TimothéeChalamet non si limita a interpretare #Dylan: lo incarna con una sensibilità che sfugge all’imitazione, restituendoci la sua vulnerabilità e il suo genio. Potrebbe davvero dare filo da torcere ad #AdrienBrody (#TheBrutalist), nella categoria “miglior attore protagonista” agli #Oscar2025.
#EdwardNorton, invece, gioca in un campionato a parte: ogni suo gesto e sguardo dimostrano un controllo assoluto sulla scena, ricordandoci perché è uno dei più grandi della sua generazione.
Risulterebbe, però, un errore sottovalutare le interpreti femminili, che non sono semplici figure di contorno: #MonicaBarbaro e #ElleFanning portano in scena personaggi che non sono solo muse, ma presenze concrete e incisive, capaci di lasciare un segno nella narrazione.
"A Complete Unknown" non si limita a raccontare Bob Dylan: lo evoca, lasciandoci con il fascino intatto della sua turbolente vita.
Gian Marco Novelli per BoxOfficeBenful
"Tutta la storia della beat generation, se è qualcosa, è la storia di alcuni profeti che urlano nei boschi contro una civiltà folle".
RispondiEliminaAllen Ginsberg aveva ragione. E Pasolini, in visita a New York nel 1966, in una famosa intervista di O. Fallaci, dimostrò di aver colto benissimo l'aria rivoluzionaria che circolava in quel periodo negli USA.