27 gennaio 2017

A. GATTO, Forse mi lascerà del tuo bel volto





Forse mi lascerà del tuo bel volto
amore un soffio e la celeste sera
disparirà come un silenzio intorno.
Era la neve dolce del tuo passo
e la città dai poveri cantieri
spegneva al cielo fumido l’azzurro
riverbero dei muri. Mi parlavi
sciolta dal busto come una fanciulla
e lontana da te, quasi in un sogno,
io ti vedevo scendere nel dolce
sentiero della sera, aprire l’ombra.
Una parola basta sul tuo cuore,
e nessuno di te saprà mai dire
il silenzio che imbianca del tuo soffio.
Solo la notte, di cui passa eguale
la luna nei miei sogni e ferma al cielo
gli alberi, i colli e sui cipressi il vento.
Nel suo tepido oblio che l’oriente
strugge di care lontananze e d’ombre,
io so che il giorno ti soccorre, vivi,
e dimentichi i sogni e la mia voce.
Mi resta solo del tuo bene l’aria,
un passato di nulla, una parola.


Alfonso Gatto
da “Arie e ricordi” (1940-1941),
 in Alfonso Gatto, Tutte le poesie, A. Mondadori Editore, 2005

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