25 gennaio 2018

R. GUTTUSO E IL PCI


R. Guttuso, Il funerale di Togliatti

Il due gennaio 1972, in occasione del compleanno di Renato Guttuso, “l'Unità” dedicò un'intera pagina ai “sessant'anni dell'artista e del militante rivoluzionario”. Il segretario generale del PCI, Luigi Longo, inviò all'artista siciliano una lettera augurale a nome di tutto il partito che in quella pagina fu pubblicata.

                Pittore e militante rivoluzionario          

La lettera augurale di Luigi Longo per i 60 anni di Renato Guttuso 



Caro compagno Guttuso, 
in occasione del tuo sessantesimo compleanno mi è particolarmente gradito trasmetterti il saluto fraterno di tutto il nostro partito al quale affettuosamente aggiungo quello mio personale con l’augurio di lunga vita e di fattiva operosità
Tu hai avuto, per tua scelta, il raro privilegio di aver tentato di risolvere sul medesimo piano della sintesi umana ed ideale le due vocazioni essenziali della tua vita: quella della ricerca e della espressione artistica, quella della milizia politica comunista. L’una e l’altra si fondono nella tua opera di pittore moderno e di militante e dirigente del nostro partito.
Luigi Longo
S’è trattato per te, come per tutti gli artisti d’avanguardia che hanno profondamente e coerentemente vissuto il dramma della conquista di nuovi linguaggi capaci di riflettere e. di trasformare la realtà, di creare un’arte nuova dove l'impegno civile mai sommerga la libera, individuale espressione del poeta, e dove l’invenzione, la scoperta di nuovi linguaggi, mai si disperda nello spreco della mera speculazione intellettuale.
All'insegna di un pensiero di Romain Rolland. fatto proprio da Gramsci — “pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà” — tu hai pertanto efficacemente contribuito a far lavorare il nostro partito in direzione di quel traguardo storico della formazione di un nuovo intellettuale organico della classe operaia e del popolo da Gramsci ugualmente indicato come indispensabile per lo sviluppo della rivoluzione socialista.
Il tuo audace cammino verso il superamento di ogni rapporto subalterno tra cultura e società, è tuttora in corso, poiché la tua arte vuole essere ed è ricerca e non celebrazione, slancio della fantasia e non esornativo riflesso della realtà.
Salutiamo perciò nei tuoi sessantanni quello che hai dato all'arte moderna e all’azione rinnovatrice dei lavoratori italiani e del nostro partito, e quello che, con immutato impegno, continui a ricercare e a dare senza distrarre il tuo occhio vigile, stupefatto e commosso, dagli impetuosi mutamenti, dalle tragedie e dalle conquiste del mondo sulla via ardua della libertà e della fraternità umana.
Luigi Longo

"l'Unità", 2 gennaio 1972

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