05 novembre 2013

PESSIMISMO DELL'INTELLIGENZA, OTTIMISMO DELLA VOLONTA'...


Anche a rischio di trasformare  il mio amato pensatore sardo in  un santino, questa mattina faccio mio questo ritratto che l'amica Mariapia Metallo ha proposto in FB:


‘Bisogna impedire a questo cervello di funzionare’ aveva detto Mussolini a proposito di Gramsci e ne aveva ordinato l’arresto e la reclusione; ma i 32 Quaderni del carcere, a cui aveva affidato il frutto delle sue meditazioni, proponevano una straordinaria testimonianza di consapevolezza storica e di forza morale, un inestimabile patrimonio spirituale, un grande tesoro di cultura; Mussolini si era sbagliato: sì, perché in carcere il cervello di Gramsci funzionò come non mai, con spirito critico, caparbio e tenace. Le 'Lettere dal carcere' sono poi uno dei più splendidi e commoventi epistolari della nostra letteratura, hanno messo in luce le qualità di scrittore di Gramsci, la sua intensa umanità, lo straordinario equilibrio con cui seppe affrontare le sofferenze del carcere: ' il mio stato d'animo é tale che se anche fossi condannato a morte, continuerei a essere tranquillo e anche la sera prima dell'esecuzione magari studierei una lezione di lingua cinese per non cadere più in quegli stati d'animo volgari e banali che si chiamano pessimismo e ottimismo. Il mio stato d'animo sintetizza questi due sentimenti e li supera: sono pessimista con l'intelligenza, ma ottimista con la volontà '.

2 commenti:

  1. Ha scritto un'amica di FB come commento a questo post: " La cultura fa sempre paura a chi vuole avere il predominio, preferisce tenere il popolo nell'ignoranza. Gramsci nel mio Cuore!! Viva la Cultura!!

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  2. Occorre comunque precisare che non è stato Mussolini a pronunciare le famigerate parole (BISOGNA IMPEDIRE A QUESTO CERVELLO DI FUNZIONARE...) ma un suo pubblico ministero!

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