Jasmin Efte, blogger iraniana, poesia ed impegno civile nella lingua di Dante
di Max Ponte
Qualche
giorno fa ho ricevuto su Facebook la richiesta di amicizia di una
blogger, complici contatti comuni e un interesse per il poetry slam.
Leggendo la sua biografia mi sono accorto che scriveva dall’Iran, e che
le sue poesie erano in italiano. La cosa mi ha incuriosito subito, le
poesie, nonostante alcune piccole imprecisioni linguistiche, mi sono
sembrate promettenti. Allora mi sono chiesto: chi è Jasmin Efte? E poi
mi son detto: perché non chiederlo a lei?
Raccontaci di te, dove abiti? che fai nella vita? Dove hai appreso l’italiano?
Sono
nata nel 1985 da genitori musulmani della minoranza etnica Lor. Sono
cresciuta a Isfahan dove vivo attualmente, una città centrale dell’Iran,
conosciuta anche come “Il Mezzo Mondo”.
Mi
sono laureata in “Lingua e Letteratura Inglese” (B.A) e per il (M.A)
Master ho studiato “Letteratura Drammatica”, ed ora mi sto preparando
per il dottorato. Scrivo racconti per una rivista letteraria di Tehran e
testi teatrali e sceneggiature per un centro artistico della mia città.
Ho insegnato teatro ai “Bambini di Speranza” (bambini affetti dal
cancro) nell’ospedale dove sono in cura.
Mi
ritengo un’autodidatta. Quand’ero piccola mio padre lavorava con molti
italiani perciò sono venuta a contatto con la lingua (e la cultura) del
vostro paese prima di impararla. Ho appreso l’Italiano guardando la tv e
leggendo libri e siti. Mi han dato una mano i miei amici italiani
attraverso i social networks. Con il miracolo della tecnologia non
esistono più barriere per comunicare, imparare, conoscere!
Perché hai deciso di aprire il blog?
Ho
sentito il bisogno di condividere le mie esperienze, paure, pensieri,
problemi con altre persone, ma soprattutto con gli italiani (perché mi
sento più vicina alla cultura italiana che a quella del mio paese). Ho
voluto condividere anche momenti divertenti come eventi e feste. La vita
è fatta di cose belle e brutte. Forse per noi in Iran, per la nostra
situazione politica, le cose negative son più in vista, ma anche questo
passerà.
Ho
avuto un blog in persiano per quasi 3 anni. L’ho dovuto chiudere un
anno fa perché ho ricevuto una lettera da parte del governo. Avevo
smesso di pubblicare sul blog, finché dopo alcuni interventi su Radio
Deejay (con il Trio Medusa) con cui parlo delle notizie buffe che
arrivano in Italia dal mio paese), mi è venuto in mente di condividere
la mia scrittura con gli ascoltatori della radio e il pubblico italiano
in genere.
La scrittura poetica in lingua straniera non è cosa facile. Scrivi poesie anche in farsi?
No.
Sinceramente in lingua farsi preferisco scrivere storie, racconti e
copioni. Le poesie nella nostra letteratura hanno una posizione speciale
(quasi tutti i capolavori antichi, classici e moderni sono poesie) e
non penso di essere ancora abbastanza brava per scriverle. A volte
scrivo poesie in inglese, anche se di rado.
Sono
poi una di quelle persone che pensa la traduzione rubi l’anima
dell’opera, e mi piace imparare nuove lingue per poter leggere in lingua
originale.
Cosa speri possa portarti questo blog?
Spero
di poter far conoscere i miei pensieri ai lettori italiani. Mi
interessa far capire che non siamo dei terroristi, far vedere la realtà
della mia vita, la nostra vita, e che non tutto quello che fanno vedere i
media è vero. Ovviamente da scrittrice mi interessa molto sapere cosa i
lettori pensano di quello che scrivo. Vorrei migliorare sia il mio
italiano che il mio stile di scrittura.
Sei mai stata nel nostro paese?
Da
bambina si, ma non ricordo nulla. Vorrei poter venire in Italia per
continuare gli studi, e spero di poterlo fare un giorno non molto
lontano. Vivere e lavorare in Italia è un sogno per me, ora voi direte
che nel vostro paese non si vive bene, che c’è la crisi, tutto quello
che volete amici… Io sto vivendo un inferno.
Cosa ti affascina del nostro paese e dell’Italia?
L’Italia
è un paese davvero meraviglioso, è veramente “il bel paese”, siete un
popolo unico, mi dispiace che da voi in pochi ci credano. Dell’Italia
adoro tantissime cose. Mi affascinano la comicità e la letteratura. Ma
anche la lingua, l’arte, la cultura, l’architettura e la cucina. E non
solo!
Tu scrivi dall’Iran, quale condizione vivono oggi i giovani nel tuo paese? e le ragazze?
Oggi,
come in Italia, le nostre preoccupazioni riguardano la crisi economica.
Ma con l’arrivo del nuovo presidente, e grazie all’accordo fatto
qualche settimana fa con i poteri del 5+1, speriamo in un miglioramento.
La condizione della donna e dei diritti umani in Iran e paesi nel medio
oriente è spaventosa. Uno degli obbiettivi del blog è parlare della
situazione sociale delle donne in Iran. Pensate che da noi e in altri
paesi islamici una donna di qualsiasi età non può lasciare il paese se
non ha il permesso scritto del marito o del padre, del fratello, dello
zio o comunque di un parente maschio. Ci trattano come animali e questo
non è assolutamente giusto. Vorrei che la situazione cambiasse per tutte
le bambine che nasceranno oggi e domani e che meritano come tutti di
avere la libertà di scegliere la propria strada. Io non ho avuto questa
possibilità, però mi sento fortunata perché posso comunicare con persone
di tutto il mondo.
Conoscerai la poesia iraniana contemporanea, segui la scena letteraria del tuo paese? che ne pensi?
Si,
leggo tantissimo, più narrativa che poesia. Mi piace la letteratura in
qualsiasi forma e genere. Leggo tutto ciò che mi capita. Le
pubblicazioni in Iran son pochissime rispetto ad altri paesi. Il vero
problema è che qui il governo censura quasi tutti i libri. Tantissime
opere non ottengono il permesso di pubblicazione dal ministero di
cultura con la scusa che sono contro l’Islam.
Il blog di Jasmin Efte è http://flaneurpersiana.wordpress.com
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