“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
27 marzo 2025
CON DANILO DOLCI PER LA PACE
IL COSTANTE IMPEGNO DI DANILO DOLCI
PER LA NONVIOLENZA e LA PACE NEL MONDO
Danilo Dolci, con Aldo Capitini e Bertrand Russell, sono stati forse gli uomini più impegnati del 900 a promuovere il valore della nonviolenza e a difendere la Pace nel mondo.
Come è noto il massimo teorico italiano della nonviolenza è stato Aldo Capitini (1899-1968) e si sa che il pensiero e l’opera del filosofo perugino sono stati un modello costante per Dolci. Fin dal principio, infatti, Danilo ha trovato in Capitini un fondamentale punto di riferimento. A partire dal suo primo digiuno del 1952 a Trappeto, nel lettino del bambino morto d’inedia, al famoso “sciopero alla rovescia” del 1956, Danilo ha trovato nell’autore de Il potere di tutti (1969) uno dei suoi principali sostenitori. Danilo è rimasto fedele allo spirito del suo insegnamento persino quando ha dissentito da alcune sue posizioni. Basti ricordare, per tutti, il modo in cui Danilo accolse nel 1958 il Premio Lenin per la Pace conferitogli dall’ URSS di N. Krusciov. (CONTINUA)
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