07 ottobre 2014

SOLIDARIETA' AI MAGISTRATI DI MATTEO E SCARPINATO






     Abbiamo imparato da Leonardo Sciascia a considerare  la mafia  uno stato nello stato, piuttosto che una forma di anti-stato. Quanto  accaduto a Falcone e Borsellino  conferma ampiamente l'ipotesi sciasciana. 
      Anche se la ragione ci spinge a pensare che non tarderanno a ripetersi casi analoghi, con il cuore continuiamo a sperare che le cose cambino!

VIA LA MAFIA DALLO STATO!


Le minacce si susseguono senza sosta, penetrare in un luogo blindato che dovrebbe essere inaccessibile per chiunque, non lo è per chi ne conosce evidentemente tutta la planimetria , sicurezze e insicurezze, e può entrarvi senza destare alcun sospetto.
I magistrati di Palermo sono sotto tiro da parecchio tempo e, malgrado la delicatezza delle indagini che toccando fili pericolosi li ha esposti pericolosamente , non hanno avuto dalle istituzioni quell'incoraggiamento necessario a dare forza alla loro impegnativa e coraggiosa attività contro il crimine.
 La delegittimazione è un venticello che si infiltra nelle menti di tutti coloro che stentano a credere, anche di fronte all'evidenza, che possa esserci qualche coinvolgimento da parte di chi sembra ricoprire ruoli istituzionali con apparente rispettabilità. Malgrado un passato molto recente abbia dimostrato quanto soli siano stati lasciati da chi istituzionalmente avrebbe dovuto tutelarli, i magistrati diventati eroi da morti.
 Ma a Palermo accade di tutto e di più , la città delle contraddizioni produce corpi e anticorpi, la malattia e il virus. E il sostegno ai "suoi" magistrati non lo fa mancare. Grande solidarietà a Roberto Scarpinato, attualmente particolarmente esposto, come a Di Matteo e a tutti i magistrati che con loro e come loro continuano a difendere tutti gli ostacoli disseminati lungo l'impervio cammino verso la verità.

 ELVIRA SCIBONA

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