09 maggio 2022

LA POESIA SECONDO HUGO VON HOFMANNSTHAL

 


[...]. L’elemento dell’arte poetica è un che di spirituale, sono le parole, librantisi leggere, infinitamente polisense, sospese tra Dio e creatura. Una scuola poetica di bei principi, che fiorì in epoca per metà trascorsa, è responsabile di molte rigidezze e anguste opinioni per avere eccessivamente comparato le poesie a pietre scolpite, busti, gioielli e opere di architettura.

         Con ciò tuttavia è detto il motivo per cui le poesie sono come quei calici poco appariscenti eppure incantati, nei quali ognuno vede la ricchezza della propria anima, e però le anime meschine quasi nulla.

[...] Dai Veda, dalla Bibbia in poi, ogni poesia può essere afferrata solo da viventi, solo da viventi può essere goduta. Una pietra graffita, un bel tessuto, è disponibile sempre, una poesia forse una sola volta nella vita. Un grande sofista ha rimproverato ai poeti del nostro tempo che troppo poco sappiano dell’intima profondità delle parole. Ma che sanno, gli uomini del nostro tempo, dell’intima profondità della vita? Chi non conosce nulla dell’essere né soli né insieme, né superbi né umili, né più deboli né più forti, come può riconoscere nelle poesie i segni della solitudine, dell’umiltà e della forza? Quanto meglio uno sa parlare, quanto più forte in lui è il pensare apparente, tanto più egli è lontano dalle origini dei cammini della vita. E solo percorrendo le strade della vita, con gli sfinimenti dei suoi baratri e delle sue vette, si acquista la comprensione dell’arte spirituale. Ma così lunghe sono quelle strade. E in esse le innumerevoli esperienze vissute si divorano l’un l’altra così inesorabili, che l’insensatezza di ogni spiegazione, di ogni discorso, si deposita sui cuori come una mortale eppur divina paralisi e coloro che veramente comprendono ammutoliscono a loro volta come quelli che veramente creano. Mi avete invitato a parlarvi qui di un poeta. Ma non posso raccontarvi nulla che non sappiano dirvi le sue poesie, né su di lui, né su altri poeti, né sulla poesia in genere. Che cosa sia il mare, meno che a tutti lo si può chiedere ai pesci. Da essi tutt’al più si apprenderà che non è fatto di legno.

Hugo von Hofmannsthal  in  Filosofia del metaforico


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