05 settembre 2023

ROBERTO CHIESI DIFENDE R. POLANSKI e W. ALLEN

 



WOODY ALLEN E ROMAN POLANSKI, DELIRANTE CACCIA ALLE STREGHE

Roberto Chiesi


Cinquecento persone hanno osannato Woody Allen venuto a Venezia per presentare il suo nuovo film, "Coup de Chance", che non vedo l'ora di vedere.
Trenta persone, invece, hanno gridato "Stupratore!" e le donne, la maggior parte del gruppo, hanno protestato esibendosi penosamente, ripetendo gesti e show nudisti che sembravano performance spettrali degli anni '70.
Non sarebbe neanche il caso di parlare di questo episodio, se non per constatare che una volta tanto la maggioranza è intelligente e la minoranza è cretina.
Quello che mi offende, è che questo manipolo di poverette pretenda di rappresentare un movimento che si batte contro, testualmente, la cultura dello stupro. Secondo queste poverette, la cultura dello stupro sarebbe incarnata da Woody Allen, Roman Polanski e Luc Besson. Tutti giudicati in sedi processuali per i loro reati e tutti assolti. In particolare, Allen, il loro bersaglio. Ma queste/i manifestanti celebrano i loro processi nel delirio della bolla del Web, e li concludono sempre, inevitabilmente, con la condanna a morte. Perché se un personaggio come Woody Allen o Roman Polanski è accusato di stupro, allora è necessariamente colpevole. A prescindere. Soltanto sulla base del delirio irrazionale e isterico di chi, come queste poverette hanno peraltro fatto, associa Allen, Polanski e Besson ai recenti episodi di violenze, stupri e omicidi di donne avvenuti in queste ultime settimane in Italia. Ma che c'entra? Nella virtualità tutto diventa un unico maelström, tutto si equivale, tutto viene bevuto e assorbito da questa devastante forma di demenza dell'indifferenziato. E' appunto drammatico che in tutto questo finisca anche una delle sacrosante battaglie della cultura progressista. Per paradosso, in un nuovo, maleodorante moralismo che sembra difendere i diritti e invece è solo l'espressione di una feroce idiozia indifferenziata. Che nella sua essenza è stupidamente, violentemente reazionaria.
Nelle foto, Roman Polanski e Woody Allen a Parigi il 27 agosto 2013 (foto di Bertrand Rindoff Petroff, particolari)

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