26 settembre 2023

L' INCONTRO TRA PASOLINI E POUND

 


Ezra Pound e Pier Paolo Pasolini: partiti da presupposti e punti di vista diametralmente opposti, giunti alla medesima conclusione, ovverosia quella di un'opposizione ferma e su tutti i fronti ad una società con radici non più piantate nel sacro bensì nell'effimero, dove a contare è l'avere a discapito dell'essere!

Morti (anche in questo frangente in maniera diversissima l'uno dall'altro) a tre anni e un giorno di differenza, Pound - anziano e sul proprio letto - il 1° novembre 1972, PPP - poco più che cinquantenne e nella maniera tragica che ben sappiamo - il 2 novembre 1975, nell'autunno del 1967 l'avvenimento epocale del loro incontro, presso la dimora veneziana del primo, in Dorsoduro.

In quell'occasione - di una intervista che Pasolini doveva tenere per la Rai Radio Televisione Italiana - il poeta bolognese-friulano dedicò all'amico/nemico americano gli stessi versi che quest'ultimo, in gioventù, aveva dedicato all'amato/odiato Walt Whitman, modificati chiaramente nell'onomastica:

 

"Stringo un patto con te, Ezra Pound.

Ti ho detestato ormai per troppo tempo.

Vengo a te come un figlio cresciuto

che ha avuto un padre dalla testa dura.

Ora sono abbastanza grande per fare amicizia.

Fosti tu ad abbattere il nuovo legno,

ora è tempo d’intagliarlo.

Abbiamo un solo fusto e una sola radice:

che i rapporti siano ristabiliti tra noi".

 

Emblematica, asciutta, senza fronzoli - come i suoi "Cantos" - la risposta del vegliardo: «Amici, allora. Pax tibi, pax mundi!».

Un patto stretto nel nome della poesia, stridente allora, figuriamoci oggi, nel mondo d’ oggi che aborrisce ciò che non è maneggiabile, conteggiabile.

 


Nessun commento:

Posta un commento