08 novembre 2023

BENEDETTO CROCE CONTRO MARTIN HEIDEGGER

 


Oggi Benedetto Croce è considerato un cane morto da tanti. Secondo me, invece, è più moderno di Heidegger. Non a caso ha saputo trovare le parole giuste contro il filosofo nazista:

"Scrittore di generiche sottigliezze, arieggiante a un Proust cattedratico, egli che, nei suoi libri non ha dato mai segno di prendere alcun interesse o di avere alcuna conoscenza della storia, dell'etica, della politica, della poesia, dell'arte, della concreta vita spirituale nelle sue varie forme - quale decadenza a fronte dei filosofi, veri filosofi tedeschi di un tempo, dei Kant, degli Schelling, degli Hegel! -, oggi si sprofonda di colpo nel gorgo del più falso storicismo, in quello, che la storia nega, per il quale il moto della storia viene rozzamente e materialisticamente concepito come asserzione di etnicismi e di razzismi, come celebrazione delle gesta di lupi e volpi, leoni e sciacalli, assente l'unico e vero attore, l'umanità. (...) E cosi si appresta o si offre a rendere servigi filosofico-politici: che è certamente un modo di prostituire la filosofia."

(B. Croce, Conversazioni Critiche, Serie Quinta, Bari, Laterza, 1939, p. 362


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