30 gennaio 2024

RINO MAROTTA , L' ECONOMIA E' POLITICA

 



Propongo oggi  un'agile recensione di due importanti libri di economia-politica che aiutano a capire quello che è accaduto in Italia e nel mondo negli ultimi anni. (fv)

Clara E. Mattei, Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo – Einaudi 2023

Clara E. MatteiL’economia è politica. Tutto quello che non vediamo dell’economia e che nessuno racconta – Fuoriscena 2023


La Professoressa  Chiara E. Mattei che insegna economia alla New School for Social Research di New York è una talentuosa ricercatrice che ha scritto un importante saggio – The capital order- pubblicato negli USA nel 2022 e tradotto in italiano e pubblicato da Einaudi nel 2023 con una copertina e un titolo assai discutibili: infatti la prima, che rappresenta due mani che spezzano un pane circonfuso di luce, fa pensare a un libro di una setta di ispirazione paleocristiana, il secondo – Operazione austerità - al noto film con Gary Grant – Operazione sottoveste -,  potenza delle direzioni editoriali che sanno di marketing.

 A dispetto di tutto ciò, la ricerca che viene condotta va alle radici della austerità, rintracciate negli anni Venti del secolo scorso nelle iniziative di alcuni alti funzionari governativi dei dicasteri economici britannici e, come viene detto nel sottotitolo, dagli economisti, in particolare italiani, che hanno aperto la strada al fascismo. Dopo la rivoluzione del 1917 e la Grande guerra, le aspettative dei lavoratori, organizzati nei sindacati e nei partiti di classe, andavano nella direzione di un miglioramento delle proprie condizioni materiali di vita e, soprattutto, nella compartecipazione alle scelte economiche e politiche nei rispettivi paesi. Le forze del capitale reagirono imponendo l’austerità, una politica economica volta a disciplinare i lavoratori costringendoli a consumare di meno e a produrre di più, garantendo, al contempo, adeguati livelli di profitto e permettendo al sistema di mantenersi. Questa semplice ricetta ha funzionato bene nei paesi di più antica democrazia parlamentare, in cui i partiti dei lavoratori erano su posizioni riformiste, meno bene nei paesi come l’Italia con forze del lavoro orientate in senso rivoluzionario, che hanno tentato di farsi valere con l’occupazione delle fabbriche, per le quali è stata necessaria anche la dura repressione fascista. L’austerità ha continuato ad essere durante il regime fascista la stella polare della economia, ne sono la dimostrazione: la difesa della lira con il conseguente aumento del costo del denaro e l’abbattimento dei consumi interni, le privatizzazioni delle industrie in difficoltà pagate col denaro pubblico per rimborsare gli imprenditori, i tagli sistematici dei salari dei dipendenti pubblici e privati. Tale indirizzo di politica economica non è venuto meno nemmeno dopo il secondo conflitto mondiale e arriva fino a noi con i cosiddetti tecnocrati, cioè esperti di austerità, come Andreatta, Ciampi, Dini, Monti, Fornero, Draghi, a cui la politica si affida, in nome della economia pura, quando non riesce a contrastare efficacemente le richieste dei lavoratori organizzati. Provvedimenti come l’aumento del tasso di sconto, l’autonomia della Banca d’Italia, il taglio della scala mobile, le privatizzazioni, i rapporti di lavoro flessibili e precari, licenziamenti più facili, salari bloccati, aumento della disoccupazione, jobs act, pareggio del bilancio in Costituzione, tagli delle risorse per lo stato sociale, in particolare per scuola e sanità, sono la dimostrazione che l’austerità è più che mai in auge. Il risultato è una insostenibile sperequazione sociale con ricchi sempre più ricchi e poveri in aumento e sempre più poveri anche se lavorano.

La professoressa Mattei, nel suo lavoro documentatissimo, pieno di passione e frutto di molti anni di fatica, dimostra di avere assimilato il meglio della tradizione storicistica italiana e, in special modo, la lezione di Gramsci, di cui riprende il rapporto tra sovrastruttura e struttura, con riferimento alla economia ritenuta scienza esatta che impone l’austerità come necessità naturale a vantaggio di tutti. Lo smascheramento di tale falsità diventata, ahinoi, una vulgata largamente condivisa, è il merito grandissimo del saggio e dell’Autrice.

 Gli stessi temi, appena esposti per sommi capi, sono oggetto del secondo saggio, indicato nell’intestazione e scritto direttamente in italiano, che risulta più agile e che rivela un chiaro intento divulgativo.

Palermo 29 gennaio 2024         

 Rino Marotta                     

                  

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