31 luglio 2023

IL COLONIALISMO VISTO DA AIME CESAIRE


 



110 anni dalla nascita di Aimè Césaire, ex Presidente del Consiglio della Martinica, poeta, scrittore e politico ( 26 giugno 1913, Basse-Pointe, 17 aprile 2008, Fort-de-France )

 

DAL DISCORSO SUL COLONIALISMO DI A. CESAIRE

 

Una civiltà che si dimostra incapace di risolvere i problemi causati dal proprio funzionamento è una civiltà decadente.

Una civiltà che sceglie di chiudere gli occhi di fronte alle questioni cruciali è una civiltà compromessa.

Una civiltà che gioca con i propri principi è una civiltà moribonda.

Il fatto è che la cosiddetta civiltà “europea”, la civiltà “occidentale”, così come è stata forgiata da due secoli di regime borghese, è incapace di risolvere i due problemi principali che la sua stessa esistenza ha generato: la questione del proletariato e la questione coloniale; che, posta sul banco della “ragione” come su quello della “coscienza”, questa Europa é nell’assoluta impossibilità di giustificarsi ; e che, sempre più, essa si rifugia in una ipocrisia tanto più odiosa, quanto ha meno possibilità di trarci in inganno.

L’Europa è indifendibile.

Sembra questa la voce che circola, a livello confidenziale, tra gli strateghi americani.

In sé ciò non è grave.

La cosa grave è che “l’Europa” sia moralmente, spiritualmente indifendibile.

Ed oggi accade che ad incriminarla non siano più soltanto le masse europee, poiché l’atto d’accusa è stato lanciato su scala mondiale da decine e decine di milioni di uomini i quali, dall’inferno della schiavitù, si ergono a giudici.

Si può uccidere in Indocina, torturare in Madagascar, imprigionare in Africa Nera, seviziare nelle Antille. I colonizzati sanno ormai di avere un vantaggio sui colonialisti. Essi sanno che i loro provvisori “padroni” mentono.

Quindi, che i loro padroni sono deboli.

E poiché oggi mi viene chiesto di parlare della colonizzazione e della civilizzazione, è bene affrontare immediatamente e senza preamboli la principale menzogna da cui scaturiscono tutte le altre.

Colonizzazione e civilizzazione ?

Nel trattare questo argomento, il rischio maggiore consiste nel restare vittime in buona fede di un’ipocrisia collettiva, abile nel mal porre i problemi per meglio legittimare le sue abiette soluzioni.

Questo equivale a dire che il punto essenziale consiste nel vederci chiaro, nel pensare in modo limpido, nel non farsi scrupolo alcuno e nel rispondere in modo altrettanto chiaro all’innocente questione iniziale: in che cosa consiste, nei suoi principi, la colonizzazione? Diciamo subito ciò che essa non è: non è evangelizzazione, né un’impresa filantropica, non esprime alcuna volontà di sconfiggere le frontiere dell’ignoranza, della malattia, della tirannide, non é estensione di Dio, né del Diritto, ammettiamo una volta per tutte, senza paura delle conseguenze, che il gesto decisivo è qui quello dell’avventuriero e del pirata, del grande mercante di spezie e dell’armatore, del cercatore d’oro e del commerciante, della bramosia e della forza, su cui si proietta l’ombra, certamente malefica, di una forma di civiltà che, a un dato momento della sua storia, si è trovata costretta, a causa di esigenze interne, ad estendere su scala mondiale il regime della concorrenza delle sue economie antagoniste. 

Aimé CÉSAIRE, Discours sur le colonialisme, 1950

Editions PRÉSENCE AFRICAINE, 1955

 


Nessun commento:

Posta un commento