18 luglio 2023

L' ORACOLO DI DELFI

 


Il signore di cui a Delphi è l'oracolo, cioè Apollo, non parla e non cela e non nasconde, ma significa (uteleghei, utecriptei allà semainein).

È importante capire qui la differenza tra il dire, (il leghein) e il significare (il semainein ).

Quest'ultimo è il modo di parlare di Eraclito. Eraclito non dice, non fa discorsi composti di soggetto e predicato, di nome e di verbo.

Semainen: significa, allude, quindi accenna, che è un modo di esprimersi, ma in forma diversa dal discorso predicativo.

E infatti, molti dei frammenti di Eraclito non sono fatti da proposizioni con soggetto e verbo; ci sono o nomi, in genere nomi contrari, opposti, accostati l'uno all'altro che si richiamano reciprocamente...

E Mathieu istituisce un interessante confronto, classico, tra Eraclito, una delle radici della filosofia europea, e l'altra grande radice che è Parmenide (anche se poi non è possibile documentare se si siano conosciuti, se abbiano polemizzato o no l'uno con l'altro).

Parmenide, al contrario, è proprio colui che privilegia il discorso predicativo, il discorso che dice "è" o che dice "non è". Ecco allora l'antitesi…

Cfr: Vittorio Mathieu, 

La navigazione intellettuale. Ulisse e il valore dell'impresa.


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