"Tu
sei come una pietra preziosa che viene violentemente frantumata in
mille schegge per poter essere ricostruita di un materiale più duraturo
di quello della vita, cioè il materiale della poesia. È appunto
terribile sentirsi spezzati, sentire che in un certo momento, in una
certa ora, in un certo giorno, non si è più tutti se stessi, ma una
piccola scheggia di se stessi: e questo umilia, lo so.
Io oggi ho colto un attimo del tuo fulgore, e tu avresti voluto darmelo tutto. Ma non è possibile. Ogni giorno un barbaglio, e alla fine si avrà l´intera, intatta luminosità."
Da una Lettera di Pier Paolo Pasolini a Maria Callas
Io oggi ho colto un attimo del tuo fulgore, e tu avresti voluto darmelo tutto. Ma non è possibile. Ogni giorno un barbaglio, e alla fine si avrà l´intera, intatta luminosità."
Da una Lettera di Pier Paolo Pasolini a Maria Callas
Francesco Virga: Forse sbaglio ...ma mi piace credere che Pier Paolo, con Maria, abbia riscoperto l'amore oltre al mito. Come spiegare altrimenti i loro sguardi?
RispondiEliminaMaria Vittoria Chiarelli: Pasolini investiva tutta la realtà con la carica del suo eros, Francesco! A Maria voleva sicuramente molto bene, si sentiva capito, sapeva che poteva contare su di lei per rendere la sua Medea un archetipo immortale, oltre ogni contingenza storica.