02 giugno 2019

L. SCIASCIA, LU CRASTU DI PASQUA




I lettori di questo blog sanno quanto ci è caro Leonardo Sciascia. Oggi ci piace riprendere in mano un suo libro - Occhio di capra, Einaudi 1984 – e rileggerne qualche voce: 

SICCARI LU CORI
Il disseccarsi - come nell'aridità dell'aria un fiore reciso - del cuore: per un'aspettativa delusa, per un desiderio non soddisfatto. Si dice soprattutto dei bambini: e a rimprovero di coloro che non hanno mantenuto la promessa o li hanno ingannati. Ma anche ai grandi "sicca lu cori", qualche volta. E oggi ai vecchi spesso, più che ai bambini.

LU CRASTU DI PASQUA
Il castrato di Pasqua: che ignaro bela mentre c’è chi affila il coltello per sgozzarlo. Si dice di chi, tranquillo, ignora il tradimento della moglie. Ma al plurale – “crasti di pasqua” – siamo tutti: incapaci di ribellione mentre il governo si prepara a sgozzarci con tasse.

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