I lettori
di questo blog sanno quanto ci è caro Leonardo Sciascia. Oggi ci piace riprendere
in mano un suo libro - Occhio di capra, Einaudi 1984 – e rileggerne
qualche voce:
SICCARI LU CORI
Il disseccarsi - come nell'aridità dell'aria un fiore
reciso - del cuore: per un'aspettativa delusa, per un desiderio non
soddisfatto. Si dice soprattutto dei bambini: e a rimprovero di coloro che non
hanno mantenuto la promessa o li hanno ingannati. Ma anche ai grandi
"sicca lu cori", qualche volta. E oggi ai vecchi spesso, più che ai
bambini.
LU CRASTU DI PASQUA
Il castrato di Pasqua: che ignaro bela mentre c’è chi
affila il coltello per sgozzarlo. Si dice di chi, tranquillo, ignora il
tradimento della moglie. Ma al plurale – “crasti di pasqua” – siamo tutti:
incapaci di ribellione mentre il governo si prepara a sgozzarci con tasse.
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