Leonardo Sciascia
sosteneva che il cattolicesimo e il comunismo fossero due parrocchie
uguali, era un po’ cattivo coi comunisti. Intanto, il comunismo
diceva e agiva cercando di far stare meglio gli uomini sulla terra e
non nell’aldilà. Quindi le due parrocchie non erano mica tanto
parrocchie.
Io sono stato, e continuo
a essere, un comunista. Certo il prezzo pagato è stato un prezzo
alto, in vite umane, in molte cose.
Certo che molte cose del
comunismo, nella sua attuazione pratica, sono state sbagliate e si
sono trasformate in errori tragici proprio nel conteggio di vite
umane. Ma continuo a ritenere che l’aspirazione all’uguaglianza,
al diritto uguale per tutti sia il dettame più cristiano che io
abbia mai sentito, cristiano non cattolico.
Purtroppo è
un’applicazione terrena e quindi destinata a errori enormi, a
sparire non saprei.
Perché molti di quei
princìpi sociali che erano alla base del comunismo sono entrati
quasi senza avvertimento in certe visioni dello Stato sociale, della
cura delle persone… Tante cose che nel primo Novecento non erano
neppure ipotizzabili si sono insinuate, perché necessarie nel
cammino sociale degli uomini.
Non era un’utopia. È
stata consumata e voltata in utopia proprio perché si è mal
realizzata.
Quando noi ci troviamo di
fronte alla rivoluzione comunista in Cina, e dalla fame assoluta
riesce a dare una scodella di riso a tutti, che cos’è questo se
non un passo avanti nel vivere insieme di tutti gli uomini?
Il comunismo è una
perdita di libertà, perché si manifesta come dittatura. È
possibile ipotizzare un comunismo senza dittatura? Pare che non sia
possibile. Io credo che lo sia.
Quando, in un futuro non
troppo lontano, avverranno spaventose crisi economiche, perché ora
siamo solo agli inizi di piccole crisi che colpiscono la finanza. In
un futuro non così lontano, comincerà a mancare l’acqua. Stiamo
vivendo in questi giorni un sommovimento mostruoso delle stagioni,
blocchi immani si staccano, diventano iceberg perché la calotta
polare non tiene più.
Ci troveremo, credo, in
un futuro non tanto lontano a combattere per un bicchiere d’acqua e
allora forse ritroveremo una solidarietà che il benessere e il
capitalismo ci hanno fatto dimenticare. Abbiamo rimosso non solo i
princìpi del comunismo, ma anche quelli del cristianesimo e persino
del vivere sociale.
l'Unità, 16 luglio 2010
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