"Una raccolta illuminante di scritti inediti in italiano. Il pensiero di Simone de Beauvoir emerge qui non solo nell'impegno della militanza, ma nella tensione instancabile verso la ricerca. Ammirevole questa particolare forma di intransigenza, per cui la mente non può accontentarsi delle conquiste assodate, ma è pronta a rimetterle in discussione per giungere a un nuovo livello di conoscenza e consapevolezza.
Le pagine più risonanti, per me, sono quelle in cui l'autrice cerca di rispondere alla domanda "Cosa può la letteratura?". La risposta, a suo avviso, è insita nella possibilità irripetibile di dar voce "alla presenza assoluta del momento, all'eternità del momento che sarà per sempre. (...) Solo la letteratura può riuscire a conciliare tutti i momenti inconciliabili di un'esperienza umana".
Il linguaggio non solo esprime la profonda radice dell'umano, ma è l'unico lasciapassare per emanciparsi dall'individualità in cui solitudine e angoscia ci confinano e divenire parte, a tutti gli effetti, di una comunità.
"Un dolore che trova le parole per raccontarsi smette di essere esclusione radicale, si fa meno insostenibile. Dobbiamo parlare del fallimento, dello scandalo, della morte, e non per far disperare i lettori ma, al contrario, per cercare di salvarli dalla disperazione": una frase che custodirò a lungo e che andrò a rispolverare nei momenti in cui l'ombra sembrerà affondare la grazia."
Bianca Sorrentino
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