“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
05 aprile 2025
CICCINO CARBONE NEL RICORDO DI SALVATORE MAURICI
FRANCESCO Ciccino CARBONE nel ricordo di SALVATORE MAURICI
Ho avuto modo di conoscere Francesco Carbone in occasione di alcuni eventi culturali a Palermo; interessante e rivoluzionario, per i tempi in cui in Sicilia ed a Palermo si viveva una atmosfera di sfida e di novità. Lui viveva inserito in questa atmosfera di risveglio, di primavera. Poi il botto, l’esplosione, la sintesi del suo concetto di Cultura si è materializzato a Godrano con l’apertura di Godranopoli: museo, casa d’arte luogo di confronto di idee e di proposte. Una novità assoluta, rivoluzionaria, la sintesi del suo concetto di Cultura si è materializzato con la realizzazione del Museo di Godranopoli. Una realizzazione che ben piò essere qualificata rivoluzionaria per le acque stagnanti della cultura siciliana ed allo stesso tempo anche un sasso buttato nelle acque stagnanti della cultura isolana di quegli anni.
Ricordo ancora le polemiche di quegli anni, poi come tutti gli avvenimenti rivoluzionari su Godranopoli calò il silenzio. Morto il suo creatore si era esaurita la linfa vitale e creatrice che aveva portato alla sua realizzazione.
Appena qualche anno dopo, con amici mi sono recato a Godrano per visitare il museo e con grande nostra sorpresa abbiamo scoperto che il museo era chiuso, fatto ancora piu grave che nessuno dei responsabili sapeva chi avesse le chiavi. Alla fine ci siamo riusciti ad entrare nel museo.
Che dire, ne valeva la pena!
Siamo stati assaliti da una gioia immensa, una gioia mista ai ricordi della mia infanzia di contadino, la commozione di ritrovare tutti quegli attrezzi; aratri, capizzeddi, quadara,rotuli, Zubbi e centinaia di altri attrezzi che assistevano il nostro lavoro alla masseria, erano là che facevano bella mostra di se, salvi dalla distruzione e certamente utili per gli eventuali visitatori che potrebbero visitare Godranopoli solo se le autorità locali investissero un po’ di tempo e di energie per renderlo fruibile agli eventuali visitatori.
Il mio pensiero vola al Museo Etnoantropologico di Sambuca di Sicilia, mio paese natale anche questo realizzato grazie al compianto Dott. Vito Gandolfo e dopo poco tempo abbandonato. Evidentemente ricordare la propria storia di contadini non piace a molti.
Dunque una visione bella si è presentata dentro il museo realizzato da Francesco Ciccino Carbone. Accanto agli attrezzi di lavoro tipici del luogo erano sistemati opere d’arte che oserei dire abbracciavano la manna di fenu,un ancineddu, ‘na totula, un vecchiu quadaru senza che ci fosse una confusione di stile , erano predisposti secondo le stagioni e\o le lavorazioni, cosi un rituni di paglia stava accanto un saccu di furmentu. Tutto testimoniava un’epoca storica ed una civiltà, quella Civiltà Contadina che era arrivata fino a noi dalla notte dei tempi col suo aratro di legno e che all’arrivo della prima moto zappa è scomparso in pochissimo tempo. In una sintesi armoniosa tutto sintetizzava l’Arte ed il luogo dove Godranopoli era nato.
Quel luogo lo stesso Carbone , in una recensione ad un libro di poesie di Giacomo Giardina poeta godranese, così descriveva: "L’onnipresenza della natura come concetto, rappresentazione, sentimento, modello da imitare o metafora nella mentalità mitica delle culture primitive, come nelle arti, nelle interpretazioni del mondo e dell’uomo, è un dato di fatto che per Giardina non ha bisogno di dimostrazioni”.
Così, seguendo le sue parole, Godrano ed il suo territorio, Godranopoli è la sintesi di un poeta e di un artista, più difficili che venga accettata dagli abitanti di Godrano.
SALVATORE MAURICI
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