“Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire perché la menzogna entra nella sua qualifica professionale. Sono stato giornalista liberissimo, sempre di una sola opinione, e non ho mai dovuto nascondere le mie convinzioni per fare piacere a dei padroni o manutengoli”.
(Antonio Gramsci, Lettera a Tatiana del 12/10/1931, ora in
A. Gramsci-T.Schucht, Lettere 1926-1935, Einaudi 1997)
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