Avrei voluto amarti
come un mallo di luna rossa
nel pozzo nero della nera notte.
Avrei voluto parlarti
con sfumature cilestri
e radici di verdi abbracci.
Avrei voluto scrivere
versi di mare
e navigarci dentro
la tua bocca con la mia
il tuo corpo uno il mio.
Abbiamo bendato lo sguardo
con la resa dei sogni.
Eravamo fantasmi.
Abbiamo smentito la carne
e riso a morte della morte.
Eravamo inganni.
Come si può essere
tanto piccoli
da non osare il cerchio dei vivi
che cresce e premia:
la notte con la luce
la luce con la seta-
la seta che disseta la sete?
Le anime s'afferrano
e tremano- tutti gli attimi
si chiamano per nome
e s'amano senza
la corsa delle ore.
Emanuela Mannino
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