17 gennaio 2023

IL POTERE OGGI SECONDO BYUNG-CHUL HAN

 



«Il sistema di dominio neoliberista è strutturato in maniera profondamente diversa. Il potere stabilizzante non è più repressivo, e non è più così visibile […] il potere qui non funziona mediante divieti e restrizioni, bensì facendo leva sul piacere e sulla soddisfazione dei desideri». Il potere seduce, non reprime. Se sono convinto di essere libero, se il potere fa leva sui miei desideri, li crea e alimenta, se consegno al potere i miei desideri (panottico digitale e dataismo), non sento più la necessità di oppormi a nulla, a nessuno, a nessun sistema. E se non percepisco l’oppressione, non mi ribello, non oppongo resistenza. A volte potrei non avere neanche le forze e il tempo per organizzare una resistenza, in un presente caratterizzato dalla coazione a produrre, dal motto “se vuoi, puoi”, da un tempo del lavoro dilatato, sottile, smart, che si mangia anche il tempo della festa, del riposo, il tempo non produttivo. In questi saggi c’è un po’ di tutto attorno alla convinzione che, probabilmente, oggi sia molto faticosa una rivoluzione. A me piace pensare che non sia impossibile.


Byung-Chul Han, “Perché oggi non è possibile una rivoluzione”



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