19 febbraio 2025

LE CARCERI ITALIANE SONO LA NEGAZIONE DEL DIRITTO

In quanto studiosi e docenti di scienze sociali, di sociologia del diritto e della devianza, chiediamo interventi adeguati per ricondurre il settore penitenziario ai principi costituzionali, invertendo le imperanti tendenze sicuritarie verso sostanziose politiche di sicurezza sociale ... 31 dicembre 2024, il Capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ribadisce che le condizioni delle carceri italiane offendono la Costituzione, la quale indica norme imprescindibili sull’esecuzione della pena detentiva. Il sovraffollamento, certo, ma ancora di più e maggiormente pervasiva, “l’aria che si respira”, mefitica in senso letterale e metaforico: il riferimento inevitabile è all’infelice e deplorevole uscita del Sottosegretario di Stato per la Giustizia, di “non lasciare respirare chi sta dietro quel vetro oscurato”. Un’affermazione che attesta chiaramente una visione vendicativa e discreditante della pena. Intanto nel 2024, 90 persone si sono tolte la vita all’interno degli Istituti italiani. Una ogni quattro giorni, un livello che non ha precedenti nelle carceri italiane; il tasso è più alto per le donne e per gli stranieri. Vanno aggiunti i 7 suicidi di agenti di polizia penitenziaria. Le risorse del trattamento sono davvero misere. Il lavoro, sempre definito dai vertici del DAP il “perno del trattamento”, coinvolge meno di un terzo delle persone detenute (al 31 dicembre 2023 il 28%; ma si tratta di lavoro di “casermaggio”, dequalificato e a turni brevi, mentre solo il 5% – 3.029 persone sui più di 62.000 presenti – sono alle dipendenze di cooperative o imprese esterne). Nel primo semestre del 2024 i corsi professionali registrano 3.716 iscritti, pari al 6% della popolazione detenuta; i percorsi di istruzione, dal canto loro, coinvolgono solo un terzo della popolazione detenuta. Giuseppe Mosconi, Università di Padova Francesca Vianello, Università di Padova Salvatore Palidda, Università di Genova Dario Melossi, Università di Bologna Claudio Sarzotti, Università di Torino Luigi Ferrajoli, Università di Roma Tre Tamar Pitch, Università di Perugia Amedeo Cottino, Università di Torino Franco Prina, Università di Torino Stefano Anastasia, Università Unitelma Sapienza Alvise Sbraccia, Università di Bologna Valeria Verdolini, Università di Milano Statale Charlie Barnao, Università di Catanzaro Pietro Saitta, Università di Messina Stanislao Rinaldi, avvocato in Bologna Giulia Fabini, Università di Bologna Stefania Crocitti, Università di Bologna Giovanni Torrente, Università di Torino Daniela Ronco, Università di Torino Cirus Rinaldi, Università di Palermo Vincenzo Scalia, Università di Firenze Elton Kalica, Università di Padova Claudia Mantovan, Università di Padova

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