16 settembre 2024

Una poesia di Angelo Maria Ripellino dedicata ai miei nipoti

 






Vorrei che tu fossi felice, cipollina, vorrei

che tu non conoscessi il cane nero della sventura,

quando sarai uscito dal blu dell’infanzia.

Vorrei che tu non debba portare bazooka,

che non debba tremare nel folto di un bombardamento

che tu non debba pagare per le mie colpe

né vergognarti di me, del mio cicaleccio

e dei miei vani versi e della mia professura.

Vorrei che tu non fossi mai gramo o malato

o maldestro come Scardanelli,

vorrei vivere nella tua voce, nei tuoi gesti, nei tuoi occhi

anche quando mi avrai dimenticato.

 

ANGELO MARIA RIPELLINONotizie dal Diluvio, Einaudi 1969


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