IL DIRITTO INTERNAZIONALE
Più VOLTE VIOLATO DAGLI U.S.A.
Marco Rovelli
Nel 1999, la NATO ha bombardato Belgrado per 78 giorni con
l'obiettivo di smembrare la Serbia e dare vita a un Kosovo indipendente, oggi
sede di una delle principali basi NATO nei Balcani.
Nel 2001, gli Stati Uniti hanno invaso l'Afghanistan,
provocando 200.000 morti, un Paese devastato e nessun risultato politico.
Nel 2002, gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente
dal Trattato sui missili anti-balistici, nonostante le strenue obiezioni della
Russia, aumentando drasticamente il rischio nucleare.
Nel 2003, gli Stati Uniti e gli alleati della NATO hanno
rinnegato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite entrando in guerra in
Iraq con un pretesto. L'Iraq è ora devastato, non è stata raggiunta una vera
pacificazione politica e il parlamento eletto ha una maggioranza pro-Iran.
Nel 2004, tradendo gli impegni presi, gli Stati Uniti hanno
proseguito con l'allargamento della NATO, questa volta con l'ingresso degli
Stati baltici, dei Paesi della regione del Mar Nero (Bulgaria e Romania) e dei
Balcani.
Nel 2008, nonostante le pressanti e strenue obiezioni della
Russia, gli Stati Uniti si sono impegnati ad allargare la NATO alla Georgia e
all'Ucraina.
Nel 2011, gli Stati Uniti hanno incaricato la CIA di
rovesciare il governo siriano di Bashar al-Assad, alleato della Russia. La
Siria è devastata dalla guerra. Gli Stati Uniti non hanno ottenuto alcun
vantaggio politico.
Nel 2011, la NATO ha bombardato la Libia per rovesciare
Moammar Gheddafi. Il Paese, che era prospero, pacifico e stabile, è ora
devastato, in una guerra civile ed in rovina.
Nel 2014, gli Stati Uniti hanno cospirato con le forze
nazionaliste ucraine per rovesciare il presidente Viktor Yanukovych. Il Paese
si trova ora in un'aspra guerra.
Nel 2015, gli Stati Uniti hanno iniziato a piazzare i missili
anti-balistici Aegis in Europa orientale (Romania), a breve distanza dalla
Russia.
Nel 2016-2020, gli Stati Uniti hanno sostenuto l'Ucraina nel
minare l'accordo di Minsk II, nonostante il sostegno unanime da parte del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il Paese si trova ora in un'aspra
guerra.
Nel 2021, la nuova amministrazione Biden ha rifiutato di
negoziare con la Russia sulla questione dell'allargamento della NATO
all'Ucraina, provocando l'invasione.
Nell'aprile 2022, gli Stati Uniti invitano l'Ucraina a
ritirarsi dai negoziati di pace con la Russia. Il risultato è l'inutile
prolungamento della guerra, con un aumento del territorio conquistato dalla
Russia.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno
cercato e cercano tuttora, senza riuscirci e fallendo costantemente, un mondo
unipolare guidato da un'egemonia statunitense, in cui Russia, Cina, Iran e
altre grandi nazioni devono essere sottomesse.
In questo ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti (questa è
l'espressione comunemente usata negli Usa), gli Stati Uniti e solo gli Stati
Uniti hanno diritto di determinare l'utilizzo del sistema bancario basato sul
dollaro, il posizionamento delle basi militari all'estero, l'estensione
dell'adesione alla NATO e il dispiegamento dei sistemi missilistici
statunitensi, senza alcun veto o voce in capitolo da parte di altri Paesi.
Questa politica estera arrogante ha portato a guerre
continue, paesi devastati, milioni di morti, una crescente rottura delle
relazioni tra il blocco di nazioni guidato dagli Stati Uniti - una piccola
minoranza nel pianeta e ora nemmeno più economicamente dominante - e il resto
del mondo, un'impennata globale delle spese militari e ci sta lentamente
portando verso la terza guerra mondiale.
Il saggio e decennale sforzo europeo di coinvolgere Russia e
Cina in una collaborazione strategica economica e politica, sostenuto con
entusiasmo dalla leadership russa e cinese, è stato infranto dalla feroce
opposizione degli Stati Uniti, preoccupati che ciò avrebbe potuto minare il
dominio statunitense.
È questo il mondo che vogliamo?
Marco Revelli
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