26 settembre 2024

W. BENJAMIN E A. GRAMSCI ALLA RICERCA DELLA STORIA DEI VINTI

 


Walter Benjamin sapeva, come Antonio Gramsci, che è più difficile onorare la memoria dei senza nome che non quella degli uomini famosi e celebrati. Alla memoria dei senza nome Benjamin e Gramsci hanno consacrato le loro opere.

La critica di W. Benjamin allo “storicismo scientista” e positivista non sfiora neppure da lontano lo storicismo gramsciano. Se Gramsci avesse conosciuto il geniale critico ebreo-tedesco si sarebbe immediatamente riconosciuto in tanti dei suoi saggi.

Anche per Gramsci, infatti, il “materialismo storico” lavora sul non detto e sul non visibile, con gli scarti e gli scartati; anche Gramsci si pone il problema di salvare la memoria dei vinti per questo, in uno dei suoi ultimi Quaderni del carcere, riesce ad indicare i contorni e ad abbozzare il metodo da seguire per scrivere la storia delle classi subalterne ossia di coloro che stanno “ai margini della storia”

FRANCESCO  VIRGA





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