30 aprile 2019

GRAMSCI VIVO






I  quaderni del carcere di Gramsci




Antonio Gramsci è sempre vivo nel nostro cuore. Il suo ha  smesso di battere il 27 aprile del 1937. Aveva solo 46 anni. Oggi vogliamo ricordarlo con una sua tenera lettera dal carcere:





24 febbraio 1929 : a Tatiana

Carissima Tatiana,
ho ricevuto le tue tre cartoline (anche quella con gli scarabocchi di Delio), poi ho ricevuto i libri che avevo al carcere di Milano e ho constatato che il tuo bauletto inglese ha fatto miracoli, perché, imperterrito, ha superato il viaggio a piccola velocità, con ruzzoloni connessi, senza subire nessun danno e sfregio permanente; inoltre ho ricevuto le due paia di calze rammendate che ti avevo lasciato a Roma coi libri, sebbene il baule fosse un po’ riempito come di patate: non ho potuto ancora fare una identificazione precisa, ma mi pare che alcuni libri manchino; non fa nulla! [...]Qui il tempo pare rimesso; pare che si senta finalmente l’odore della primavera. Ciò mi fa ricordare che si avvicina l’epoca delle zanzare, che l’anno scorso mi hanno tormentato assai. Desidererei perciò avere un pezzo di velo di zanzariera, per essere in grado di riparare la faccia e le braccia appena se ne presenti la necessità. Non molto grande, naturalmente, perché altrimenti forse non sarebbe neanche permesso; penso della superficie di un metro e mezzo quadrato. Poiché ci sono, ti espongo qualche altro desiderio: avere qualche matassina di lana per rammendare le calze. Ho studiato i rammendi delle due paia ricevute e mi pare che non oltrepassino la mia perizia. Bisognerebbe anche disporre di un ago d’osso, capace per la lana. Inoltre desidererei avere anche qualche fava americana per il tabacco, perché le altre hanno già perduto il profumo. Mi sono sempre dimenticato di scriverti di non mandarmi l’apparecchio per il meta, perché io ne possiedo già uno tutto d’alluminio; non ho mai domandato di averlo in cella, perché ho saputo che ad altri è stato rifiutato; d’altronde non mi serve molto. L’ho tenuto perché sono persuaso che col tempo lo permetteranno in tutte le case di pena, giacché in parecchie è già entrato e viene provveduto dalla stessa amministrazione.
Cara, ti abbraccio affettuosamente.
Antonio

Mandami anche, se puoi, i semi di qualche bel fiore.

Nessun commento:

Posta un commento