06 febbraio 2025

UMBERTO SABA, un poeta che ho amato

Amai Amai trite parole che non uno osava. M’incantò la rima fiore amore, la più antica, difficile del mondo Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato, che il dolore riscopre amica. Con paura il cuore le si accosta, che più non l’abbandona. Amo te che mi ascolti e la mia buona carta lasciata al fine del mio gioco. Mariolina Bertini Saba e la sua naturalezza leopardiana: un poeta sospeso tra l'apparente facilità del suo lessico non criptico né esoterico e "la verità che giace al fondo", la verità scrutata da Nietzsche e Freud, famigliari alla sua cultura triestina. Il Saba delle "trite parole", che gli servono perché la sua oscurità non è quella delle sperimentazioni modernistiche ma è l'oscurità delle cose da dire, dei nodi minacciosi, patologici, difficili da esprimere. C'è tutto questo nella lezione di Matteo Marchesini che potete ascoltare qui, ma anche molto altro: questioni di tradizione poetica, di metrica e di struttura, Montale e Gozzano, Debenedetti e Baldacci e tutto un lungo percorso di fortuna e sfortuna critica dal Novecento ad oggi. https://www.youtube.com/watch?v=yKlWcZHML-A

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