26 dicembre 2021

LA RAGIONE DI TUTTO IL MALE DEL NOSTRO TEMPO 1 e 2

 


"Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché
l’umanità sarà divisa in padroni e in
servi, non ci sarà né normalità né pace.
La ragione di tutto il male del nostro
tempo è qui."

P. P. Pasolini, Vie Nuove 1962.
Qualche anno dopo, lo stesso Pasolini, preciserà ed articolerà meglio il suo pensiero:

"... nessuna negazione della libertà è così spietata come quella incarnata dal capitalismo. Quel capitalismo così caro, mi perdoni, ai liberali. Di qui nasce probabilmente la mia netta opposizione al liberalismo, a questa ideologia così tipicamente borghese. Perchè tutti i mali del mondo si identificano per me nella borghesia, intendendo naturalmente non il singolo individuo, ma la classe nel suo insieme e per quello che essa rappresenta. Un'opposizione e un'avversione che nascono in me prima secondo gli schemi classici della dottrina marxista, come opposizione cioè alla classe che detiene tutti i privilegi e che lotta unicamente per difenderli e per mantenere soggiogate e per sfruttare le classi lavoratrici. E infine per una reazione istintiva di borghese deluso. Anzi vorrei dire che questa reazione fu cronologicamente la prima e che su di essa si innestò poi la lezione marxista. L'ideale per esempio della proprietà privata, cui la borghesia e il liberalismo non sanno né potrebbero mai rinunciare, è per me la matrice di tutto il male dell'umanità, di quell'egoismo che fu sempre alla radice delle divisioni tra gli uomini"

Da una  intervista a Pasolini di G. Carioti sul periodico "La nuova voce", maggio 1964.


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