Il PD: il grande inganno nella storia della Repubblica
di Piero Bevilacqua
Solo mettendo insieme i fatti, le scelte compiute in una prospettiva storica, è possibile comprendere la natura di un partito.La vicenda delle forze di centro-sinistra e poi del PD è paradossale: considerati da milioni di italiani una formazione progressita e popolare hanno operato invece come una forza di destra contro la classe operaia e i ceti poveri, contro gli interessi del Paese.
Essi
hanno impresso una torsione autoritaria alle nostre istituzioni e
svuotato in punti fondamentali la Costituzione.
A partire dalla
legge 1999,n,1 (governo D’Alema) il Presidente della Giunta
Regionale viene eletto a suffragio
universale, creando cosi un
presidenzialismo territoriale, che non ha contrappesi, perché
l’opposizione è privata di poteri. Con la riforma del Titolo V
della Costituzione, nel 2001, votata dalla maggioranza di
centro-sinistra viene avviato il federalismo fiscale il cui principio
di fondo è che ogni regione ha diritto a usare per sé la ricchezza
che
produce.
E’
il principio che apre la strada al regionalismo differenziato, voluto
dalla Lega, che distrugge la solidarietà tra i
territori,
mettendoli in competizione e dissolvendo di fatto lo Stato unitario.
Nel 2011 il PD vota l’introduzione in Costituzione del pareggio di
bilancio limitando costituzionalmente la possibilità dello Stato di
aiutare i cittadini più deboli.
A
partire dal Pacchetto Treu, passando per il Job’s Act del governo
Renzi, sono stati smantellati i diritti dei lavoratori conquistati in
anni di lotta e fatto dilagare i lavori precari. Con la Buona scuola
si completa l’aziendalizzazione
della scuola, trasformando la
formazione in apprendistato, mai agendo per recuperare i miliardi
sottratti dai governi precedenti.
Senza
contare i governi dell’Ulivo, il PD è stato al governo per 10 anni
e oggi siamo l’unico Paese europeo che negli ultimi 30 anni ha
registrato una regressione dello stipendio medio annuale del 2,9%.’
Secondo la relazione dell l’INPS del luglio 2022, il 28% dei
lavoratori non arriva a guadagnare 9 euro l’ora lordi. Oggi i
poveri assoluti sono oltre 5 milioni e quelli relativi oltre i 7. Un
paese lacerato dalle disuguaglianze con una moltitudine di poveri e
un pugno
di ricchi che diventano sempre più ricchi. Nonostante
questo il PD ha votato a favore della decisione di portare al 2% del
PIL la spesa in armamenti e continua ad appoggiare la guerra in
Ucraina.
Ma i governi nazionali e locali del PD infliggono danni anche all’ambiente. L’ultimo Rapporto nazionale ISPRA denuncia che negli ultimi 10 anni abbiamo perso 19 ettari di suolo al giorno, per effetto di cementificazione.
Nonostante
questo disastroso bilancio, in cui abbiamo segnalato solo alcune
voci, il PD continua a fare le Feste
dell’Unità come se fosse
il vecchio PCI. E’ un inganno, il trucco che ha permesso ai
governi,con o senza il PD, di varare leggi impopolari neutralizzando
ogni opposizione sociale.Il fatto che esso abbia sostenuto battaglie
a favore dei diritti civili non ne cambia la natura: in Europa le
destre liberali lo fanno da tempo.
Pezzo ripreso da http://www.osservatoriodelsud.it/2022/09/04/pd-grande-inganno-nella-storia-della-repubblica-piero-bevilacqua/
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