21 maggio 2021

FRANCO BATTIATO A MARINEO


 

foto di  Alberto Arnone


Chi mi conosce sa che i premi letterari non mi sono mai piaciuti. Non li ho mai amati e continuo a non amarli perchè l' arte e la poesia hanno bisogno d'altro, non di premi. Eppure il Premio di Poesia Città di Marineo, che ho visto nascere nel lontano 1975, pur essendo stato ideato da un gruppo di giovani che non condividevano la mia visione del mondo, l'ho seguito con crescente simpatia e ne ho sempre parlato e scritto positivamente.

Neppure il diretto e duro contrasto politico con il suo principale ideatore, Ciro Spataro, divenuto successivamente Sindaco democristiano del mio paese natale, mi ha fatto cambiare idea. Questo singolare Premio, infatti, anche grazie al contributo generoso e decisivo di Ignazio Buttitta, è riuscito a portare in piazza migliaia di marinesi che non avevano mai letto un libro di poesia e ha dato un contributo importante alla crescita culturale della comunità locale.

Anche per questo voglio ricordare oggi la partecipazione del compianto Franco Battiato all'iniziativa del Circolo Culturale Cattolico di Marineo  avvenuta  nel settembre del 1990. E mi piace farlo con le stesse parole usate ieri da Ciro Spataro nel blog   https://marineo.wordpress.com/2021/05/18/la-scomparsa-di-franco-battiato-il-suo-messaggio-universale-rimarra-sempre-impresso-nei-nostri-cuori/

(fv)

LA  SCOMPARSA DI FRANCO BATTIATO: IL SUO MESSAGGIO UNIVERSALE RIMARRA' IMPRESSO NEI NOSTRI CUORI

Quando, intorno alle 8 del mattino di oggi, le agenzie di stampa hanno cominciato a battere la notizia della morte di Franco Battiato, un velo di tristezza si è diffuso in me, ripensando alla sua venuta nel nostro paese per la consegna del XVI Premio Marineo.
Quella domenica, 9 settembre 1990, era un caldo pomeriggio estivo, ricordo bene ancora oggi l’arrivo del maestro Battiato con sua mamma, provenienti da Milo, vicino Catania, e la prima cosa che mi disse fu: “Ricevere un premio nella mia terra è molto bello, ma ritengo che sia una soddisfazione ancora più grande per mia madre ed allora ho deciso di portarla a Marineo per renderla partecipe dell’evento”.
Allora la giuria, composta da Ignazio Buttita, Piero Di Giovanni, Francesco Alberto Giunta, Francesco Grisi, Aldo Gerbino, Rosetta Guccione Scaglione, Miranda Clementoni, Pietro Mazzamuto, Bent Parodi, Gianni Puglisi, Ida Rampolla, decise di attribuirgli il premio internazionale con la seguente motivazione: “Musicista tra i più originali nel panorama musicale italiano ed europeo, Battiato si è espresso, sin dagli anni ’70, in una ricerca del linguaggio musicale che lo porta dalla musica “pop elettronica” fino ad un’analisi multidirezionale che per ultimo lo ha impegnato nella complessa polifonia per la tragedia “I Persiani di Eschilo”.
Il suo è uno stile personale, giocato sul timbro particolare del cantato e nel contempo si è imposto all’attenzione della critica per un lessico musicale non comune che ha interagito con la tradizionale mélica, araba e mediterranea.
L’opera da lui composta “Genesi” viene a situarlo per il particolare impegno creativo tra i più interessanti compositori contemporanei. L’originalità del messaggio di Battiato balza in evidenza soprattutto in “Fisiognomica” dove, nel porsi di fronte al mistero dell’uomo, affonda lo sguardo impietoso sulla debolezza umana, nel male di vivere ed allo stesso tempo precisa la personale consapevolezza della limitatezza umana, portandolo alla conclusione per la quale l’essere uomo ha un significato nella misura in cui riscopre il senso del sacro. Così, nella stagione della maturità, questo profeta del nostro tempo ci invita ad entrare in sintonia con l’insondabile mistero dell’Essere.
Pur immerso in questa ricerca, Battiato non ha perso la propria identità, la propria sicilianità: il ritorno alle radici viene vissuto dal cantautore quasi come un bisogno di recuperare l’innocenza primordiale e proprio nel magma dei contrasti
della sua terra scopre quello spirito meditativo che ritroviamo intatto nella sua opera.
La Giuria, nell’assegnargli il premio speciale internazionale, ha inteso riconoscere come Franco Battiato, con le sue straordinarie qualità, sia riuscito a fondere Musica e Poesia”.
Quella serata, organizzata in modo impeccabile dai giovani del Circolo Culturale, ebbe un finale a sorpresa con il Sindaco di Palermo Domenico Lo Vasco, il Presidente della Provincia Francesco Caldaronello e il sottoscritto a recitare liriche degli anni giovanili. Tutto è cominciato dopo la consegna dei premi, quando lo stesso Franco Battiato ha invitato, sul palco, Lo Vasco, Caldaronello e il sottoscritto ad esprimersi più liberamente abbandonando la veste ufficiale e trasformando la manifestazione in un riuscito happening.
La serata, presentata con la consueta professionalità da Franco Solfiti, ha avuto l’accompagnamento musicale di Licia Consoli, Giuseppe Leopizzi, Nino Macaluso e Beppe Cusimano e, a conclusione della cerimonia, Franco Battiato non ha voluto perdersi il riuscito concerto della famosa “Nuova compagnia di canto popolare”.
In questo momento sento il bisogno di ricordare la sua figura che, con il suo messaggio universale, rimarrà sempre scolpita nei nostri cuori.

Marineo, 18/05/2021 – Ciro Spataro – Segretario della giuria

Testo ripreso da https://marineo.wordpress.com/2021/05/18/la-scomparsa-di-franco-battiato-il-suo-messaggio-universale-rimarra-sempre-impresso-nei-nostri-cuori/




Nessun commento:

Posta un commento