07 maggio 2021

L' AGAVE DEL BORGO DI DIO ( Un ricordo)

 


ph. di gigliola siragusa


Stamattina la foto di un'agave mi ha fatto tornare alla mente la visita che nel giugno del 1976 un gruppo di ragazzi toscani, guidati dalla maestra Anna Viganò, fece nel Centro di Formazione di Trappeto invitati da Danilo Dolci. I ragazzi avevano nove/dieci anni e  frequentavano la Scuola Elementare di Mologno del Comune di Barga (Lucca). L'insegnante faceva parte del Movimento di Cooperazione Educativa e seguiva il metodo di Mario Lodi che, proprio in quegli anni, aveva fatto conoscere a tutto il mondo la sua esperienza educativa con il libro Il paese sbagliato, edito da Einaudi.

La cosa che più mi colpì di questo incontro fu assistere alla nascita di una poesia dedicata alle numerose piante di Agavi che sorgevano attorno al nostro Centro. Quei ragazzi, a quanto pare,  le vedevano per la prima volta. Quindi grande era la loro meraviglia nel vederle nelle loro diverse forme di sviluppo. E, dal momento che la poesia, come la filosofia, scaturisce dalla meraviglia, non può sorprendere il modo in cui l'hanno descritta:


L' AGAVE CERCA SPAZIO

IL TOZZO CORPO

FIGLIA BRACCIA

CHE MANGIANO ARIA E LUCE

LA PUNTA FERISCE I NEMICI.


E' UN PUGNO GUANTATO DI SPINI

NON E'  OSTILE

FRUTTA DOLCEZZA


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